NET- PARADE AWARD

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martedì 30 gennaio 2018

PERCORSI DI CONSAPEVOLEZZA - SPIRITUALITA'

COME INTERPRETARE IL GIOCO DELLA VITA di Sandro Napolitano 
La libertà ti renderà vero 

Sandro Napolitano nasce a Milano, vive a Varedo. Impegnato per più di trent'anni nella continua ricerca delle sfumature dei colori, ha avuto la possibilità di incontrare tante persone, ognuna unica e speciale, e di poter così apprendere nella scuola più bella e più importante, quella della vita. 

"Come interpretare il gioco della vita" (Edizioni Rapsodia) è il primo volume di una collana di manuali intitolata "Guida essenziale per il viaggio della vita" nata per offrire ai lettori di ogni livello culturale un testo di facile comprensione. 

I principi dell'esistenza, che sono le basi delle regole universali e che ti servono per cominciare il cammino nel modo migliore, sono quattro: IL RISPETTO, L'EMPATIA, LA COMPRENSIONE, e la COMPASSIONE. 

Adesso, prendi in esame queste semplici considerazioni: Non potrebbe esistere nessuna forma o percezione del male, se tutte le persone del mondo avessero rispetto, empatia, comprensione e compassione per il prossimo.
Una persona molto evoluta in nessun caso deve essere reattiva, ma sempre proattiva. Quindi, non ha importanza che in pochi seguono i quattro Principi dell'Esistenza, tu sai che ciò è bene e questo ti basta per seguirli.
La vita, in fondo, è un riflesso di te stesso: il bello e il brutto che vedi negli altri nasce dalla legge di causa e effetto, creata inconsapevolmente da nient'altri che te. 
Perciò, i quattro Principi torneranno a te con la certezza matematica che è tipica di tutto l'Universo. 

Le Regole del Gioco della Vita sono soggettive e dunque possono essere diverse per ognuno di noi, perché alla base di esse c'è sempre una scelta. In ogni momento della tua vita, il partecipante può scegliere se creare armonia o discordia tra il resto dell'Universo e se stesso. 
Il Gioco della Vita non è altro che una metafora per comprendere questa strana casualità che ci vede qui, in questo mondo, in questa forma: in pratica, la Vita stessa! 
E cos'è, questa Vita? La vita è una sinfonia meravigliosa ma per viverla non ti basta conoscerla a memoria, bisogna riprodurla seguendo le "note giuste" creando l'armonia completa: mente, cuore e anima. 
Ognuno di noi, è un essere speciale ed è qui per creare la sua personalissima musica, da riversare poi nell'Universo. Copiare la musica di un altro significherebbe solo attingere dall'Universo, senza donare nulla: tra voler avere e voler creare c'è la tua scelta, capace di decidere il tuo destino. 
Il grande disegno della vita è tracciato sul foglio della coscienza collettiva, formato da innumerevoli e piccolissime coscienze, che vibrano sempre più velocemente, evolvendo man mano che acquistano consapevolezza della loro esistenza. 

Il buio e la luce esistono insieme
In eterno contrasto tra male e bene.
Quando arriva uno l'altro scappa via
Ma in verità sono la stessa energia
La Luce forma la bellezza nell'istante
Ma resta immobile come un diamante 
Il buio con la passione le dona la vita 
Motore del tutto in questa "finta" partita. 

Cerca sempre e solo l'amore incondizionato, segui uno stile di vita improntato sull'umiltà e sull'altruismo, nella ricerca costante della libertà autentica. 
Tutto quello che devi fare è metterti nella posizione di osservatore esterno di te stesso e accettare (non giudicare) il tuo Essere nella sua Essenza. Questo lavoro di introspezione ti fornirà la costanza di cui hai bisogno per non perderti nel caos... 
Ama tutti incondizionatamente e diventa un "paladino" della Luce...
Impara ad amare tutto ciò che ti circonda...
Lascia ciò che ti ha fatto soffrire...e attingi l'amore dalla tua Sorgente interiore...
Dona il tuo cuore alla vita... Riconosci la tua vera Essenza che è quella parte unificata a Dio, l'unica vera  Luce che non ti abbandona mai, che vive in te attraverso il TUTTO...Conoscerai così l'immensa energia che si crea quando si diventa consapevoli che la bellezza del proprio cuore è comprendere che nessun uomo può bastare da solo.

Grazie per la libertà che mi doni
nella verità della Tua gloria 
vivo senza temere alcun male... 

...il tuo amore splende in me
mentre benedici la mia vita 
contemplo la Tua volontà 
e Ti amo per tutta l'eternità.  Anna A. 






















lunedì 15 gennaio 2018

ANTROPOLOGIA - BIOETICA

DALLA PARTE DELLA VITA a cura di Enrico Larghero - Giuseppe Zeppegno 
Società complessa e fragilità. La prospettiva della bioetica - Seconda Edizione riveduta ed ampliata 


Enrico Larghero, Medico e Teologo morale, Responsabile del Master Universitario di Bioetica, Facoltà Teologica dell'Italia Settendrionale - Sezione di Torino. 

Giuseppe Zeppegno, Dottore di Ricerca in Morale e Bioetica. Docente presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settendrionale - Sezione di Torino. 

"Dalla parte della vita" (Effatà Editrice)  è una Nuova Edizione del secondo volume, aggiornata ed ampliata: da un lato aggiorna temi bioetici ormai consolidati, dall'altro apre alle nuove istanze, frutto delle applicazioni più innovative ed avanzate, quali, ad esempio, l'uomo potenziato ed il post-umanesimo che mettono in discussione gli scopi della medicina, scienza della diagnosi e del trattamento della malattia e del mantenimento della salute.  

La bioetica non a caso è nata, secondo l'accezione del suo fondatore Van R. Potter, come "un ponte verso il futuro", una scienza della sopravvivenza dell'uomo e dell'umanità. Come ha anche affermato Papa Francesco più volte...che in futuro non si dovranno costruire muri ma ponti, tra le culture, tra le religioni, tra i continenti e i popoli. 

La rivoluzione antropologica, alla quale stiamo assistendo, solleva inevitabilmente delle questioni di senso, rimette in discussione il concetto del limite e di natura. L'umanità ha bisogno di progresso, di una scienza in grado di rispondere al bisogno di salute e di benessere, ma tale progresso deve essere rispettoso degli equilibri del Pianeta, della convivenza civile e della dignità umana, altrimenti diventa una chimera e un artificio. Nell'era della globalizzazione, ma anche purtroppo della "società liquida", una bioetica ispirata e modellata sul personalismo, sui valori della spiritualità e del cristianesimo, può costruire un faro in grado di guidare tali percorsi non solo per chi professa tale fede, ma anche per l'umanità intera. 
Ascolto e dialogo sono il senso e il fondamento della bioetica se, come scienza ed epistemologia, vuole veramente essere stimolo per un cammino pluridisciplinare e interculturale di vera e consapevole costruzione di un sapere critico e responsabile, strumento di civiltà della società tecnologica. Elio car. Sgreccia (Presidente Emerito Pontificia Accademia per la Vita). 

La consapevolezza dell'importanza della prevenzione deve essere accresciuta sia nelle sedi cui spettano decisioni di programmazione sanitaria, sia a livello dei differenti operatori sanitari e dei cittadini. 
La cultura della prevenzione richiede dunque un coinvolgimento a tutto campo della società, con un ruolo particolare per i mezzi di comunicazione sociale. 
La prevenzione ha come obiettivo quello di migliorare la qualità della vita delle persone (meno malattie, meno sofferenza, più vita di qualità). 

LA DIGNITA' UMANA NELLA RIFLESSIONE BIOETICA
Per avviare l'analisi circa un secondo aspetto di questo tema, ritengo significativo e di notevole interesse un passaggio della lettura di Giovanni Paolo II al Presidente della Pontificia Accademia per la Vita in occasione del Congresso su "Qualità della vita ed etica della Salute tenutosi in Vaticano nel febbraio 2005: 
"Tutte le dimensioni della persona (la dimensione corporea, quella psicologica, quella spirituale e quella morale) vanno promosse in armonia. Ciò suppone la presenza di condizioni sociali  e ambientali atte a favorire tale armonico sviluppo. Il contesto socio-ambientale, dunque, caratterizza questo livello di qualità della vita umana, che deve essere riconosciuto a tutti gli uomini....)" In primis a quelli che vivono nel proprio territorio di appartenenza e poi a quelli che accogliamo e ospitiamo.  

La nozione di dignità umana, che si colloca nello spazio della riflessione etica, richiede che ci si interroghi prima di tutto su ciò che la "natura" stessa dell'essere umano, il quale beneficia della scienza, della medicina e della tecnica, invita queste ultime a rispettarlo. La nozione di dignità è legata al desiderio dell'uomo di vivere bene e beatamente, nel senso di una piena e profonda realizzazione della persona in sé. Essa, inoltre, richiama il carattere di intangibilità dell'essere umano, cioè del rispetto incondizionato dovuto ad ogni singola persona. 
Così anche la medicina mette in "dialogo" due dignità, quella paziente e quella del curatore. 

Max Scheler (1874-1928) è ritenuto a buon titolo il padre della Neue Anthropologie (anche detta "antropologia filosofica"). Egli riconosce il valore della biologia e delle altre discipline che studiano l'uomo nei suoi vari aspetti (psicologico, sociologico...), ma osserva che permane una domanda fondamentale cui solo la filosofia può rispondere: chi è l'uomo nella sua essenza. 
L'essere umano, infatti, pur facendo parte del regno animale, si differenzia nettamente dagli animali per la sua peculiare capacità di trascendersi, di uscire cioè dallo schematismo della sua costituzione bio-fisica per riflettere su di sé e sul reale che lo circonda.  

La misura dell'umanità si determina essenzialmente nel rapporto con la sofferenza e col sofferente. Questo vale per il singolo come per la società. Una società che non riesce ad accettare i sofferenti e non è capace di contribuire mediante la com-passione a far sì che la sofferenza venga condivisa e portata anche interiormente è una società crudele e disumana.  (Benedetto XVI) 

In questo il medico, come l'uomo di scienza, ha un ruolo decisivo nella formazione della coscienza pubblica, deve imparare ad informare senza allarmare e senza cadere nella "trappola" del colore emotivo dell'informazione mediatica.  Anna A. 
























martedì 9 gennaio 2018

RACCONTI E SAGGI

LA VIA PER IL BENESSERE  
ALCHIMIA TRA L'AMORE E LA MORTE  di SANDRO NAPOLITANO - volume 3

Sandro Napolitano è autore, e può essere definito uno scrittore "di luce", perché scrive spinto dalla necessità di lanciare un messaggio forte ai lettori, illuminando il loro cammino. 


"Alchimia tra l'Amore e la morte" (Rapsodia Edizioni)  è il terzo volume che completa la Collana "La Via Per il Benessere". Il viaggio di Elian continua in questo terzo volume e verrà turbato da una tempesta di proporzioni epocali, portandolo a doversi confrontare con una serie di eventi che gli faranno vivere momenti difficili e attimi meravigliosi. 

Male e bene sono due entità inscindibili. Non può esistere l'una senza l'altra. Come non esistono persone buone o cattive. Esistono persone che, in base all'educazione ricevuta, al contesto nel quale sono cresciute, le scuole dove sono state formate, le esperienze dirette o conosciute, compiono azioni buone o cattive a seconda delle circostanze. Esiste  tuttavia, per alcuni individui, una parte preponderante, ben più marcata rispetto alla media, che li porta a compiere azioni per lo più cattive. Almeno ai nostri occhi. 
Ma quali elementi abbiamo per giudicare la vita di un'altra persona se non compararla con la nostra vita stessa?
Ognuno di noi si forma seguendo un'educazione e una scala di valori che varia di caso in caso. Due persone cresciute in contesti e famiglie agli antipodi giudicheranno in maniera diversa le azioni compiute da una terza persona. Nel complesso non si prendono mai in considerazioni, o quasi mai, le cause che spingono un essere umano a compiere determinate azioni. La superficialità regna sovrana. E quindi, in definitiva, troviamo più comoda e sbrigativa la spiegazione più ovvia, e così facendo e dividendo il mondo tra buoni e cattivi, bene e male, giusto e sbagliato, si appiattisce la capacità di comprensione dell'essere umano, che va ben oltre una sua buona azione o un gesto sconsiderato. Se ci si prendesse la briga, di tanto in tanto, di andare in fondo alle storie, si scoprirebbero scenari inimmaginabili. 

Quando si dice che Dio è in te, in verità significa che l'alchimia è in grado di produrre delle particolari combinazioni vincenti in un determinato momento evolutivo. L'intensità e la potenza della combinazione vincente che riesci a creare è influenzata fortemente dalla tua volontà, la tua consapevolezza e da tutti quei fattori che donano equilibrio e armonia nei tuoi corpi. La mente collettiva è una sola, così come ciò che riconosci come Spirito e come Anima, ma è in grado di sviluppare l'illusione di interi universi e di dividersi in innumerevoli frammenti. 
Il tuo cervello è estremamente complesso e potente, le decisioni importanti le prendi a livello inconscio ancor prima che la tua coscienza superficiale le possa valutare, per cui quella che credi essere una tua libera scelta in verità è stata compiuta qui nel campo del "Raccolto".

Esiste certamente un disegno più ampio e grande di noi, ma la risposta non va mai cercata all'esterno, ce l'abbiamo dentro, poiché in tutti noi risiede Dio. 
Il mondo può cambiare, e noi con lui, solo quando proviamo a metterci "nei panni" degli altri, ed essere predisposti a comprendere sia gli stati emotivi (emozioni e sentimenti), che cognitivi (idee e pensieri). 

Credo che un uomo per essere sulla strada della felicità deve dare un senso profondo a quello che fa, e per dare un senso deve fare un percorso della comprensione che porta alla consapevolezza... 
E come diceva Dostoevskij: "Ama la vita più della sua logica, solo allora ne capirai il senso". 
Bisogna imparare a vivere al meglio la vita e  cogliere tutto ciò che la vita propone quotidianamente e magari accettare anche il consiglio di Orazio..."Carpe  diem".  Anna A. 

Il mio insegnamento è semplicissimo, dritto al punto essenziale: vivi momento per momento, muori al passato, non proiettare alcun futuro, godi il silenzio, la gioia, la bellezza di questo momento. (Osho) 









lunedì 8 gennaio 2018

CALENDARIO PELLEROSSA 2018

CALENDARIO PELLEROSSA 2018 - OPUSCOLO "FIGLI DEL GRANDE SPIRITO" 
La Visione Spirituale degli Indiani D'America


E' un calendario che raccoglie una serie di fotografie d'epoca scattate da Richard Throssel, fotografo di origine Cree dei primi del '900. 

Questa pubblicazione (Edizioni Il Punto D'Incontro) è stata realizzata nell'ambito del progetto Saggezza Pellerossa, che contribuisce a diffondere la cultura e i profondi insegnamenti degli Indiani d'America, affinché il patrimonio spirituale della Nazione Pellerossa possa essere condiviso da tutta la Grande Nazione degli Uomini. Mitakuye oyasin = Siamo tutti fratelli (saluto rituale Lakota) è un concetto che costituiva il cuore della loro unione armoniosa con la madre primordiale, la Terra. 

Per secoli i Nativi Americani hanno trovato il silenzio e la spiritualità personale nel contatto con il mondo della natura, mentre portavano avanti i loro doveri tribali e la vita di tutti i giorni. Conducevano uno stile di vita e un orientamento basati sulla natura, che rafforzavano il concetto di "famiglia estesa" e scoraggiavano ogni forma di pregiudizio. 


I Nativi Americani infatti non avevano pregiudizi, perché nella loro religione e nel loro sistema culturale veniva insegnato che era la Madre Terra a generare e sostenere ogni singola particella del loro essere. 

Lo spirito soffia vitalità 
in ogni fiore e albero,
incoraggiando il nostro legame
con il Sacro Mistero della vita. 
La rete che ci unisce 
è lo spirito della natura, 
l'abbondante, illimitata espressione
del respiro divino del Creatore.
L'umanità da sempre cerca
di misurare l'anima,
senza mai vedere lo Spirito
che fa della Creazione un tutt'uno.
In ogni parte del mondo naturale 
vediamo frammenti sparsi;
quando dimentichiamo l'Unità
cessiamo di onorare 
il flusso della Creazione.
Lo Spirito scorre in continuazione 
dalla Fonte da cui tutti veniamo, 
visibile al cercatore
che ha trovato la Fiamma Eterna.
Quel legame di fuoco con la vita
è racchiuso nell'amore profondo,
un'unità che non ci lascia altra scelta 
se non vedere lo spirito in ogni cosa. 
Anna A.



venerdì 5 gennaio 2018

RACCONTI E SAGGI - MIGLIORARE SE STESSI

LA STRADA MIGLIORE - VOLUME 1 
La via per il benessere di SANDRO NAPOLITANO


Sandro Napolitano autore e libero professionista. Lavora nel settore edilizio insieme al figlio Simone. Impegnato per più di trent'anni nella continua ricerca delle sfumature dei colori, ha avuto la possibilità di incontrare tante persone, ognuna unica e speciale, e di così apprendere nella scuola più bella e più importante, quella della vita. 

"La Strada Migliore" (Edizioni Rapsodia) è il primo volume della collana "La Via per il Benessere". E' l'inizio di un viaggio fantastico raccontato attraverso gli occhi del giovane Elian. Lungo il cammino il ragazzo incontra strani e misteriosi personaggi che sembra vogliano aiutarlo a comprendere le insidie della vita. Il percorso diventa sempre più intrigante quando incontra una ragazza molto affascinante... inizia da qui il percorso di saggezza di Elian che insegna cosa significa il vero AMORE e come bisogna trasmetterlo senza condizioni. 

In quest'epoca è più che mai necessario saper discernere fra il bene e il male che, inevitabilmente, sono dentro ogni essere umano. Occorre quindi imparare a distinguere i veri valori come, amore, giustizia e libertà dagli strumenti usati per raggiungerli: basta vedere quanto inutile e superfluo valore viene conferito da moltissime persone al potere e al denaro, quando invece dovrebbero essere soltanto mezzi per organizzare meglio la società. 

Ma come si fa a riconoscere la scelta giusta? Qual è la strada verso il bene? 
Solamente attraverso la sofferenza, quella derivata dal sacrificio, grazie al perdono e all'altruismo, si può iniziare un cammino che arrivi all'amore assoluto, perché il bene è come la cima di una montagna che si può raggiungere solo dopo una faticosa, impegnativa e rischiosa arrampicata. La parola chiave per avere una visione più chiara delle realtà invisibili si chiama COMPRENSIONE. Solo comprendendo chi siamo e che cosa facciamo qui sarà automaticamente chiaro anche il fine della nostra esistenza, da raggiungere tramite gli strumenti a nostra disposizione. La consapevolezza del fine e l'importanza del suo conseguimento farà in modo che ciascun uomo sia artefice del proprio destino e consideri quindi se stesso da un punto di vista superiore. 

La mancanza di comprensione genera ignoranza. Gli strumenti che siamo soliti chiamare "umiltà", "perdono", "preghiera" e "sacrificio" ci appaiono come mezzi inutili. E' necessario comprendere che questi strumenti sono come carbone che si trasformeranno in "diamante puro". Questo è l'amore assoluto. 

L'ignoranza è l'origine del male, il male è soltanto l'assenza del bene, come l'ignoranza è soltanto assenza di consapevolezza. Quando l'essere umano crede davvero in qualcosa è capace di tutto, darebbe anche la vita per la giustizia, la libertà e l'amore. 
Io vi dico..."Credete in voi stessi, guardatevi dentro profondamente e aprite il vostro cuore all'altruismo con semplicità e umiltà". Se lo farete comprenderete l'immenso potere dei vostri pensieri e della vostra volontà e comincerete così a diventare sempre più consapevoli che non esiste niente di più grande di quello che si trova in fondo a questo percorso. 

Dobbiamo scegliere di modellare i nostri pensieri attraverso una nuova percezione della nostra vita, dobbiamo scegliere di sacrificare il nostro egoismo cambiando mentalità. Bisogna richiamare il nostro cuore e quello degli altri, bisogna saper indicare la strada per la luce e percorrerla tutti insieme, curandosi di chi resta indietro: è così che si scalano le vette più alte, è così che potremo raggiungere la cima dell'esistenza. 

IL TUO SORRISO
Come un fiore nella primavera sboccia il tuo sorriso
sghiaccia il cuore di chi ha dentro un gelo invernale
con l'arcobaleno di emozioni nella gioia del tuo viso
bello come i tuoi occhi dolci di un'estate universale. 

Chi non sorride nel suo profondo ha l' Anima oscurata
dalla fuga, nel tempo in cui ha scelto la paura d'amare
e inganna se stesso correndo verso la strada sbagliata:
servire gli strumenti dell'Ego per potersi illuminare.

Del tuo dolce sorriso hanno bisogno tutte le persone, 
non sanno ancora le emozioni di cui il cuore è affamato,
perché cela il fuoco che riaccende la limpida passione
di quando da bimbi gioivano in un paradiso dimenticato.

Non smettere mai di sorridere alle difficoltà della vita
è la forza immensa che hai, che ti aprirà tutte le porte
ma, se nell'ultimo triste giorno, dal mondo sarai rapita
non temere: col tuo sorriso sconfiggerai pure la morte.


Il mistero dell'esistenza si svela proporzionalmente alla nostra evoluzione di consapevolezza, ma il fascino attraente può avvicinarci al punto da nascondere la profondità della realtà celata oltre l'inganno dell'apparenza, come il giorno che ci dona vita e colori ma allo stesso tempo occulta le stelle alla nostra vista. 
Ecco io sarò come l'occhio che scorge anche quello che l'altro occhio non riesce a vedere, attraverso la mia evoluzione personale posso essere io stesso il sole dei soli che con la sua energia positiva può generare un raggio di luce verso chi è oscurato nella mente dalla propria assenza di bene e che non sa trovare il percorso della conoscenza, ma il suo piccolo grande contributo sarà il granello d'amore in più che condurrà l'intero genere umano ad una dimensione di esistenza superiore.  Anna A. 




























mercoledì 3 gennaio 2018

COMUNICAZIONE - FORMAZIONE - EDUCAZIONE

EDUCARE ALLA VITA BELLA SI PUO' di Fabio Rondano
Percorso teologico e proposte per l'animazione 

Fabio Rondano  docente di lettere, ha conseguito anche una laurea in filosofia e un baccellierato in teologia. Counselor pedagogico e relazionale, oltre a seguire percorsi individuali anima corsi di formazione per catechisti, educatori, genitori e docenti, guida gruppi di formazione all'empatia per fidanzati e sposi, promuove settimane residenziali sulla relazione empatica per comunità religiose. Già autore del testo "La relazione educativa empatica". 

"Educare alla vita bella si può"  (Edizioni Effatà) rappresenta la fisionomia culturale della nostra società e quale contributo possiamo apportare a partire dal Vangelo. 
Il periodo in cui siamo stati "chiamati a vivere" e ad esercitare il ruolo di educatori è stato definito in molti modi da diversi esperti: l'età del disincanto, il tempo della post-verità, la società liquida, l'era dell'evaporazione del padre. Ognuna di queste espressioni potrebbe "suonare" alle nostre orecchie di educatori, docenti, catechisti, genitori, come il boato delle trombe dell'Apocalisse! 
Convertire l'occasione di vivere in questa epoca in opportunità implica, per noi educatori cristiani, comprendere cosa siamo chiamati a offrire al mondo e quanto esso abbia bisogno di noi, proprio per portare a compimento la sua aspirazione di bene e riuscita per l'uomo. Educare cristianamente, evangelizzare, insegnare religione non è obsoleto, ma anzi necessario più che mai; è importante però esplorare e comprendere quali aspetti dell'annuncio di Cristo e della pedagogia cristiana siano da potenziare e coltivare, per uscire dalla frustrazione e intercettare l'interesse dell'uomo e della donna di oggi. 

In questo libro Fabio Rondano ci espone i cinque rischi della centralità del soggetto e come convertirli in opportunità. Il grande filosofo canadese ci spiega come la perdita di senso, spesso lamentata come male dell'uomo contemporaneo, sia legata a una sorta di "restringimento". Gli uomini perdono la visione più ampia perché si concentrano sulle loro vite individuali. In altre parole, il lato oscuro dell'individualismo è il suo incentrarsi sull'io, che ad un tempo appiattisce le nostre vite, ne impoverisce il significato, e le allontana dall' interesse per gli altri e la società. 

Essere fedele a me stesso significa essere fedele alla mia propria originalità... Nell'articolarla, io definisco altresì me stesso... E' questa l'idea che fa da sfondo al moderno ideale dell'autenticità. 

Il silenzio scava nel nostro profondo uno spazio per farvi abitare l'alterità, la verginità del cuore è la disponibilità ad accogliere come grembo fecondo la presenza dell'altro per il suo bene: ci dispone all'ascolto intelligente, al parlare misurato, al discernimento di ciò che brucia nel cuore dell'altro. Riusciremo a comprendere il non-detto che abita la gran quantità di parole, di avere l'intelligenza di quanto accade, cioè letteralmente, a "leggere dentro" gli eventi e, finalmente, anche ad ascoltare meglio noi stessi e gli altri. 

L'autenticità come ideale culturale, pedagogico e sociale implica che ogni individuo abbia il proprio modo di essere, e ogni identità è singolare e si fonda sulla espressione del sé, dei propri sentimenti, delle proprie emozioni. L'individuo si realizza difendendo la sua unicità originale e irripetibile, sviluppando la propria originale forma di vita fondata esclusivamente sulla propria percezione di cosa sia importante e cosa non lo sia, chiamato unicamente alla "fedeltà a se stesso". Finendo ognuno per avere i suoi valori, che nessun altro può permettersi di discutere. 

La felicità non sta nel controllo di tutto, nella gestione a modo nostro di ogni iniziativa, non sta nel bisogno spasmodico di verificare che tutti ci approvino o la pensino come noi, non sta nell'imporre la nostra visione pena il sentirci annullati da ogni forma di dissenso. 
La spiritualità evangelica afferma che la vita è un addentrarsi nella consapevolezza, nella qualità e nella calma, gli atteggiamenti opposti ostacolano il nostro bene pertanto mettono a rischio la nostra felicità e la nostra evoluzione di crescita interiore. 

Il libro tratteggia una diagnosi culturale del nostro tempo e presenta una proposta metodologica, ampiamente sperimentata, capace di intercettare gli interessi di ogni singolo soggetto, apportando quindi quel benessere universale costruttivo e significativo. 

Educare alla "vita bella", non significa letteralmente fare "una bella vita" (di cose materiali e comportamenti omologati dalla massa), ma significa "risvegliare la propria mente" e amare incondizionatamente sempre nel rispetto di sé stessi e del mondo intero. 
In pratica bisogna far evolvere quella parte interiore autentica che ci è stata donata dalla nascita che nella società quotidiana viene spesso dimenticata e ancora peggio quasi sempre annullata.  Anna A.