NET- PARADE AWARD

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lunedì 12 ottobre 2020

NARRATIVA - SAGGISTICA - TEOLOGIA

INNI ALLA GIOIA di CHIARA BERTOGLIO 

Storie di musica, di pace, di vita e di speranza 


Chiara Bertoglio è concertista di pianoforte, musicologa, scrittrice e docente italiana. Impegnata nell'approfondimento dei rapporti fra musica e spiritualità cristiana, ha pubblicato diversi libri sull'argomento; inoltre, scrive articoli e libri non musicali per diffondere storie positive di speranza. Svolge intensa attività didattica privatamente e in importanti istituzioni italiane ed estere, sia come docente di pianoforte sia come musicologa. 

 

In questo libro: "Inni alla gioia" Effatà Editrice, sono raccolte tante storie di vita, in cui la musica si inserisce nello spartito dell'esistenza con una propria voce inconfondibile e insostituibile. 

La musica porta speranza ai bambini più disagiati, costruisce pace nei contesti più difficili, loda Dio coinvolgendo nel profondo la sete di infinito degli esseri umani, afferma la dignità e il diritto alla vita di ogni persona, crea, consolida e costruisce rapporti veri e profondi. 

La musica si sa, è un linguaggio della bellezza; ma è una bellezza dalla forza dirompente, che può cambiare la vita delle persone e che, secondo Dostoevskij, salva il mondo. Lo dimostrano alcuni straordinari progetti educativi, nei quali la musica diviene una sorta di àncora di salvezza, di barlume unico e preziosissimo in contesti disperati...
La musica può essere di grande aiuto in situazioni difficili: questo è il filo rosso che accomuna le esperienze che la musicologa e teologa torinese  ha raccolto in questo libro il cui titolo fa riferimento a un brano di Beethoven (quest'anno si ricorda il 250esimo anniversario della sua nascita). Tra le pagine si incontrano storie che arrivano da Kenya, Birmania, Afghanistan, Texas, Bosnia... storie in cui si testimonia la musica come elemento di gioia, pace e unione.  

I bambini che ascoltano la musica classica diventano adulti di mentalità aperta, infatti nel bambino esiste una naturale capacità di interazione anche con i coetanei diversamente abili facilitandone l'integrazione a tutti gli effetti perché studiare musica affina anche la capacità di ascolto e di comprensione modificando lo sviluppo del cervello. In pratica i benefici della formazione musicale vanno al di là dell'esclusivo apprendimento della tecnica musicale.


Ogni nuovo incontro espande i nostri orizzonti e porta nuovi livelli di comprensione. La curiosità non deve avere mai fine. Bisogna continuare a trovare sempre punti di vista diversi per avere sempre nuove e diverse risposte... 

Bisogna "aprire" la mente all'idea che non esistono limiti alla ricerca interiore... "Se il mondo ti sembra freddo, accendi un fuoco per riscaldarlo". insegnava Lucy Larcom. 

"Dove c'è musica non può esserci cosa cattiva". Miguel de Cervantes 

Dall'ascolto di questi messaggi, che spesso nascono da situazioni difficili, sbocciano trascinanti inni di gioia.  

Così come le gocce di pioggia toccando il suolo si spandono formando una pozza, così le esperienze, i pensieri e le emozioni possono diventare parte di noi, arricchendoci, aiutandoci per diventare persone migliori.  Anna A.