NET- PARADE AWARD

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lunedì 14 settembre 2020

SAGGISTICA - CRESCITA SPIRITUALE

NON E' UNA PARENTESI  a cura di Derio Olivero

Una rete di complici per assetati di novità

Contributi di: Duilio Albarello, Ester Brunet, Paolo Curtaz, Marco Gallo, Andrea Grillo, Alberto Maggi, Antonio Scattolini, Ivo Seghedoni, Michael Davide Semeraro 

Con la collaborazione di Enzo Biemmi (Prefazione)

 

Derio Olivero, appassionato di arte, fotografia, montagna. Appassionato dei giovani. Varie esperienze alle spalle: docente di teologia, parroco, vicario generale per la diocesi di Fossano (CN). Dal 2017 è vescovo della diocesi di Pinerolo (TO).  

Enzo Biemmi è un religioso fratello, appartenenete alla comunità dei Fratelli della Sacra Famiglia. E' stato direttore della rivista "Evangelizzare" e presidente dell'Equipe Europea di Catechesi. Attualmente è docente stabile all'Istituto Superiore di Scienze Religiose di Verona e docente incaricato all'Istituto Pastorale "Redemptor Hominis" della Pontificia Università Lateranense. Ha coordinato per sei anni il "Progetto Secondo Annuncio", curandone le sei pubblicazioni per le Edizioni Dehoniane di Bologna. 

Duilio Albarello, nato a Mondovì (CN) nel 1968, è presbitero diocesano. Insegna Teologia fondamentale presso la Facoltà tecnologica dell'Italia Settendrionale nelle sedi di Milano, Torino e Fossano. E' Direttore dell' ISSR di Fossano. Tra le sue pubblicazioni: L'Umanità della fede (2011); La grazia suppone la cultura (2018); A misura d'uomo (2019). 

Ester Brunet  (Feltre, BL 1980), è' laureata in Storia dell’arte paleocristiana e medievale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e Dottore di ricerca in Istituzioni, società, religioni dal Tardo Antico fino al Medioevo presso l’Università degli Studi di Torino. Attualmente svolge attività di ricerca presso lo Studium Generale Marcianum. Insegna presso gli Istituti Superiori di Scienze Religiose di Padova e Verona, facenti parte del sistema a rete della Facoltà Teologica del Triveneto.

Paolo Curtaz (Aosta, 1965) è teologo e scrittore. La sua ricerca unisce la meditazione della Parola alla condivisione della vita con le migliaia di persone, credenti e non credenti, che incontra ogni anno durante le conferenze, pellegrinaggi, attività on line e social. Ha pubblicato oltre cinquanta libri, tradotti in sei lingue. 

Marco Lorenzo Gallo (1977) è prete della diocesi di Saluzzo (CN), parroco a Verzuolo e direttore dell'Ufficio catechistico diocesano. Docente di Teologia sacramentaria presso lo STI e ISSR di Fossano, è direttore di "Rivista di pastorale liturgica" (Queriniana). E' membro del Gruppo Nazionale per il Catecumenato della CEI. 

Andrea Grillo insegna Teologia dei Sacramenti e Filosofia presso l'Ateneo S. Anselmo di Roma e Liturgia presso l'ILP dell' Abbazia di S. Giustina di Padova. 

Alberto Maggi, frate dell'Ordine dei Servi di Maria, ha studiato nelle Pontificie Facoltà Teologiche Marianum e Gregoriana di Roma e all'Ecole Biblique et Archéologique française di Gerusalemme. Fondatore del Centro Studi Biblici "G.Vannucci" a Montefano (Macerata), cura la divulgazione delle sacre scritture interpretandole sempre al servizio della giustizia, mai del potere. Ha pubblicato molti libri tra cui: Chi non muore si rivede. Il mio viaggio di fede e allegria tra il dolore e la vita; Roba da preti; Nostra Signora degli eretici; Come leggere il Vangelo (e non perdere la fede); Parabole come pietre; La follia di Dio e Versetti pericolosi; L'ultima beatitudine. La morte come pienezza di vita; Di questi tempi e Due in condotta. 

Antonio Scattolini, prete della diocesi di Verona, è Delegato vescovile per la Pastorale dell'Arte. Ha conseguito la licenza in Teologia pastorale presso l'Institut Catholique di Parigi ed il Dottorato presso la Facoltà Teologica del Triveneto di Padova, con lavori aventi per tema la catechesi con l'arte. Insegna in diversi istituti di scienze religiose (Verona, Padova, Molfetta, Lecce, Roma). Segue il Progetto Art-Theò insieme alla dottoressa Ester Brunet.

Ivo Seghedoni è presbitero dell'arcidiocesi di Modena-Nonantola. E' parroco di una grande parrocchia cittadina. Ha fatto parte dell'équipe "Progetto Secondo Annuncio". Ha contribuito alla nascita della Rivista "Tridimensioni" (Ancona) e tra i suoi ultimi contributi segnaliamo: Le Seconde annonce en paroisse: un hote dérangeant, in "Lumen Vitae" vol. LXXII, n. 2, 2017. 

MichaelDavide Semeraro (Fasano 1964) è un monaco benedettino del monastero Koinonia de la Visitation a Rhemes Notre-Dame (Aosta). Dopo la prima formazione monastica ha conseguito il Dottorato in Teologia spirituale presso la Pontifica Università Gregoriana. Compatibilmente con la sua vita monastica accompagna ritiri, pubblica articoli e libri. 

L'obiettivo di questo libro (Effatà Editrice) dedicato alla testimonianza del fratello vescovo Derio che ha guardato in faccia la morte, libro arricchito da alcune voci amiche dalle sensibilità e competenze diverse, è proprio questo: non dimenticare, in modo che non sia una parentesi. (Enzo Biemmi)

Come ricordava Papa Francesco nel suo discorso al Convegno della Chiesa italiana a Firenze nel 2015, noi oggi non abbiamo a che fare soltanto con un'epoca di cambiamento, ma con un vero e proprio "cambiamento d'epoca". Nella nostra cultura contemporanea si sta verificando una trasformazione della prospettiva di fondo, e al centro di questa trasformazione in definitiva c'è un'inedita valorizzazione della libertà. 

Questa valorizzazione della libertà si muove lungo tre direzioni principali... Libertà nei confronti della realtà, Libertà nei confronti della morale e Libertà nei confronti della religione.  (Duilio Albarello)

Ricordando ancora le parole del Papa del 27 marzo, possiamo riconoscere che... L'inizio della fede è saperci bisognosi di salvezza. Non siamo autosufficienti, da soli; da soli affondiamo: abbiamo bisogno del Signore come gli antichi naviganti delle stelle. Invitiamo Gesù nelle "barche" delle nostre vite. Consegniamogli le nostre paure, perché Lui le vinca. Come i discepoli sperimenteremo che, con Lui a bordo, non si fa naufragio. Perché questa è la forza di Dio: volgere al bene tutto quello che ci capita, anche le cose brutte. Egli porta il sereno nelle nostre tempeste, perché con Dio la vita non muore mai...." 

"Le mascherine hanno coperto i volti (in questo periodo della pandemia), ma hanno anche fatto cadere diverse maschere, nella società come nella Chiesa". 

In questo isolamento ci siamo resi conto che le relazioni ci mancano come l'aria. E questa è una verità che vale sempre, dobbiamo solo non dimenticarcene. L'altro non è il nostro inferno (come diceva Sartre), no: gli altri sono il nostro paradiso. Non è homo homini lupus, ma homo homini deus. Non dimentichiamolo! 

Se questo messaggio verrà portato avanti, si creerà sicuramente una migliore società.

Dio è sacramentalmente presente in tre modi: nell'Eucarestia, nella Parola e nei fratelli, cioè nella comunità. Questi sono i pozzi che ci nutrono e dissetano, i pozzi che ci rendono capaci di portare acqua "zampillante" a tutti. 

Siamo tutti su una barca sballottata, ma insieme siamo una forza. Insieme possiamo tornare a sperare.

 

 

 


 

 


 



  

                                                         



lunedì 7 settembre 2020

TEOLOGIA - SAGGI - LETTERATURA CRISTIANA

LE GEMME E LO SPIRITO di Fabrizio Ricci

 

COMMENTO TEOLOGICO AL SILMARILLION 

 

Fabrizio Ricci dopo gli studi economici (Laurea in Economia e Gestione Aziendale nel 2007) nel dicembre 2014 è diventato prete diocesano della Chiesa di Cesena-Sarsina. Parroco dal 2017 di due parrocchie in città, è delegato del Vescovo per la Pastorale Universitaria e Assistente del settore dei giovani dell'Azione Cattolica Diocesana. 

 

"Le Gemme e lo Spirito" Edizioni Effatà è un dialogo tra cultura e teologia per tutti gli appassionati della Terra di Mezzo. Queste pagine intendono cogliere nel racconto tolkieniano alcuni tratti e dinamiche proprie della spiritualità cristiana.
Una catechesi che esce dai binari canonici per stuzzicare la curiosità degli amanti della letteratura fantastica, in particolare dei più giovani. "I personaggi tolkieniani e biblici non sono al di fuori di noi, ma raccontano ciò che abbiamo nel nostro cuore: rappresentano ciò che vi è più di nobile e puro, ma anche di più abietto e temibile. È un tentativo di dialogo tra cultura e cristianesimo che porta uno scambio di saperi". 

Questo libro è una sintesi dei grandi racconti della prima e della seconda era del mondo fantasy di Tolkien, dalla creazione al Signore degli Anelli incluso. 

L'opera si compone di cinque parti principali. Parte prima: L'Ainulindale, ovvero la musica degli Ainur, un prologo fuori dal tempo dove si descrive la creazione del mondo attraverso la musica. Parte seconda: il Valaquenta, ovvero il novero dei Valar e dei Maiar, una descrizione delle potenze angeliche che con la loro autorità delegata dal Dio unico hanno l'incarico di ordinare la Terra di Mezzo. Parte terza: il Quenta Silmarillion, ovvero il racconto dei Silmaril, la parte più consistente del libro, dove si narrano le grandi vicende degli uomini e degli elfi, in particolare del popolo dei Noldor, il cui destino è legato alle tre gemme create da Feanor. Parte quarta: l'Akallabeth, ovvero la caduta, in cui sono narrate le vicende degli uomini Nùmenor, durante la seconda e la terza era, e del loro contrasto contro Sauron. Parte quinta: Gli anelli del Potere e i racconti della terza era, dove sono narrate le vicende immediatamente precedenti Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli e viene offerta una sintesi di queste due opere. Ad ogni capitolo di questo libro sarà premesso un breve riassunto della storia del Silmarillion a cui si fa riferimento. 

Non tutti i capitoli sono inquadrati nella presente opera, alcuni perché trattati trasversalmente, altri per non appesantire eccessivamente la lettura. 

 

La teologia cattolica sostiene la collaborazione umana come adesione alla salvezza divina. Così dichiara Sant'Agostino: "Chi ti ha formato senza di te, non ti renderà giusto senza di te. Perciò ha creato chi non c'era a saperlo, fa giusto chi c'è a volerlo". E il concilio di Trento così riprende il detto agostiniano: "Se qualcuno dice che il libero arbitrio dell'uomo, mosso e stimolato da Dio, non coopera in nessun modo esprimendo il proprio assenso a Dio, che lo muove e lo prepara ad ottenere la grazia della giustificazione; e che egli, se lo vuole, non può rifiutare il suo consenso, ma come cosa inanimata resta assolutamente inerte e gioca un ruolo del tutto passivo: sia anatema". 

In sostanza la collaborazione umana è fondamentale per l'azione della grazia divina e orienta la libertà umana al bene e alla virtù. 

 

Solo chi è libero dalle "catene mentali", può iniziare ad amare e vivere serenamente la propria realtà poiché  inizia a sperimentare il vero amore, l'amore attraverso una nuova visione della propria esistenza; in tal modo si entra in un circolo virtoso di relazione con Dio che fa pregustare la vita eterna. 

La parola evangelica di Matteo fa risuonare queste perle di saggezza: Non accumulate per voi tesori sulla terra, accumulate invece per voi tesori in cielo... Dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.

Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire Dio e la ricchezza. Tutto ciò che rimane nell'amore entra nell'eternità: "L'amore è la realtà che fa sconfinare, che fa passare. Tutto ciò che noi viviamo nell'amore è in qualche modo già passato nell'eternità, perché l'amore dura in eterno". 

L'artefice primo dell'amore è infatti lo Spirito Santo, la cui opera è riversare l'amore di Dio nell'umanità. Questa è la strada che conduce alla vera vita: la vita eterna! Anna A.