NET- PARADE AWARD

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giovedì 13 aprile 2023

SAGGISTICA - PSICOLOGIA INFANTILE - GUIDA PER GENITORI ED EDUCATORI

 LE PAURE SEGRETE DEI BAMBINI di Lawrence J. Cohen

 Come capire e aiutare i bambini ansiosi e agitati

Lawrence J. Cohen è psicologo e psicoterapeuta, specializzato in terapia del gioco, nel gioco infantile e nella genitorialità. Ha lavorato per il "Boston Globe" come editorialista, è coautore di vari libri di psicologia e tiene conferenze e seminari per genitori e professionisti nel campo dell'infanzia negli Stati Uniti e in numerosi altri paesi, oltre a esercitare la sua professione di psicoterapeuta. Attualmente è membro del Comitato consultivo della Blue School a New York City, scuola sperimentale nata con l'obiettivo di ripensare l'istruzione per stimolare la creatività e lo spirito di adattamento dei bambini. E' anche membro del Gruppo Gioco Playskool (Hasbro), che raccoglie un team di esperti di sviluppo infantile.

Attraverso la connessione, il gioco e l'empatia, Lawrence J. Cohen guida i genitori a insegnare ai loro figli a gestire adeguatamente il "sistema di sicurezza" di cui sono dotati, a far crescere la loro soglia di tolleranza delle situazioni che generano incertezza o disagio, ad allentare la tensione e favorire la calma nei momenti difficili. "Ho conosciuto quasi tutte le fonti di ansia che un bambino può incontrare. Questo è il libro che avrei voluto che i miei genitori avessero letto quando ero un ragazzino." Bambini che hanno paura dell'acqua, del buio o di sbagliare; bambini riluttanti a provare qualcosa di nuovo, insicuri nelle scelte, che temono di stare da soli o di stare con altri: le paure dei bambini hanno volti diversi.  Lawrence J. Cohen, pedagogista statunitense ideatore del metodo Playful Parenting, improntato sull'educazione giocosa, offre speciali strumenti e strategie estremamente efficaci per superare le ansie e le paure dei bambini. 

Il primo passo è l'empatia. L'empatia costruisce il senso di sicurezza del bambino: Esiste qualcuno che mi capisce e sa come mi sento. I bambini sviluppano fiducia in sé stessi quando hanno una connessione profonda con la figura di accudimento principale. 

Il secondo passo è proiettare fiducia rasserenante. C'é una differenza importante tra l'ansia infantile e l'ansia degli adulti. Anche se è difficile, gli adulti devono essere il loro stesso "genitore", spingendosi delicatamente ad affrontare le proprie paure. In questo modo comprenderete meglio perché i vostri figli si adirano con voi quando li esortate ad affrontare le loro paure. I bambini, però, hanno bisogno di vedere che mettiamo in pratica ciò che predichiamo. 

Ecco alcune strategie migliori per aiutare i bambini a superare le paure più profonde : Empatia e comprensione; Ascoltare (i bambini possono aver bisogno di raccontare, disegnare o drammatizzare la storia innumerevoli volte); Soddisfare (e saturare) il bisogno di sicurezza; Recitare le preghiere (magari insieme prima di andare a dormire con qualche storiella rassicurante di amore e bontà verso gli altri); Rispettare i limiti dei bambini senza forzarli al punto che si sentano sopraffatti dall'ansia; Giocare insieme, (magari a nascondino, che è un gioco che spesso può rassicurare e con il tempo elimina l'ansia di abbandono). 

Quando i bambini sono ansiosi, non vedono il mondo nella sua interezza. Vedono la vita attraverso un filtro di pericolo, quindi tutto sembra pericoloso. I genitori possono AIUTARE i bambini a vedere qualcosa di diverso: (con questa semplice domanda..)"Guardami negli occhi  e vedi se ho paura dei mostri sotto il letto"... Per lo meno avete instaurato un contatto oculare e stabilito una connessione più profonda, che sono spesso difficili in un momento di ansia. 

I genitori trasmettono ansia ai propri figli attraverso i caratteri ereditari e con il loro stile educativo. (Però, non diamo sempre la colpa ai caratteri ereditari...!)  Naturalmente, non intendono rendere i bambini ansiosi, ma capita. 

L'essenza dell'educazione antiansia è fornire: sicurezza, così i bambini possono accogliere una "voce interiore" calmante e confortante; accettazione del bambino così com'è; cooperazione con i bambini, per sfidarli con sensibilità quando sono evitanti o congelati dall'ansia. Il modo in cui parliamo ai nostri figli forma le basi per la loro voce interiore, il modo in cui si trattano. Si chiama "interiorizzazione" poiché è la rappresentazione interna di ciò che loro, originariamente, hanno udito dall'esterno, da noi. I bambini sviluppano una voce interiore sicura se sono rassicurati, amati ed ascoltati. Il dott. Stephen Houseworth propone: " Gli psicoterapeuti spesso consigliano agli adulti ansiosi di coltivare una mente "compassionevole", ovvero uno stato di accettazione e gentilezza amorevole con se stessi. (Molti adulti lo trovano molto difficile da raggiungere, ma se si è disposti a lavorare con dedizioni e amore, si riesce facilmente).

I bambini possono sviluppare una mente compassionevole in modo più facile se sono trattati con accettazione e amore dagli adulti intorno a loro. 

Nella vita reale, una connessione umana profonda è il contrario dell'ansia e della paura. Il potere di una connessione profonda ispira cambiamenti più profondi e significativi di quanto si possa ottenere con medicine, tabelle a premi o punizioni. Il nostro compito di genitori è di continuare ad aprire il dialogo con i nostri figli, anche se sono spaventati o arrabbiati, facendo loro capire che li amiamo e apprezziamo anche attraverso il gioco. Il gioco è il modo in cui i bambini imparano meglio a superare le paure, esso infatti attiva il processo naturale della guarigione. Giocare con i bambini non è MAI tempo sprecato, ma soprattutto se si inizia a giocare senza imporre le nostre regole (di gioco) saranno più predisposti verso la comprensione: i bambini sono gli esperti del gioco e noi compagni e non educatori (impositivi), il nostro deve essere un supporto sia emotivo che pratico nelle sue attività educative. 

In conclusione....

Troviamo il tempo (molto tempo) per giocare con i nostri figli; questo è fondamentale...

Per iniziare un dialogo amorevole e di profonda comprensione bisogna "trovare" il tempo (molto tempo) per giocare ed ascoltare i nostri bambini (attenzione alla parola ASCOLTARE, molti genitori hanno un'errata concezione del verbo ASCOLTARE, spesso adottano la via più semplice quella di comprare e dare le cose...ma non è così la giusta e corretta educazione...)

Se si adotta un sistema equilibrato nel dedicare tempo e gioco, il bambino sarà in grado di gestire meglio le sue EMOZIONI: insicurezze, le sue paure, le sue ansie e traumi...

Le "impronte" (nella mente dei bambini) devono essere lasciate "pulite"; se dedichiamo tempo, amore e presenza, formeremo un adulto che saprà amare sé stesso e il mondo intero. Se dedichiamo tempo e spazio...nella sua tenera età,  "quel tempo" diventerà prezioso per il suo futuro e la sua realtà!