NET- PARADE AWARD

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sabato 3 giugno 2017

PSICOLOGIA

GESTIRE LO STRESS  di Agnese Mariotti

Agnese Mariotti ricercatrice impegnata da vari anni nella ricerca sul cancro in Italia, negli USA e in Svizzera, si interessa da sempre alla psicosomatica e in particolare agli effetti sulla salute. 
Attualmente collabora con la rivista United Academics, per la quale scrive articoli diretti al grande pubblico su vari aspetti della medicina, della biologia e della salute, ed è consulente scientifica e responsabile dei corsi di fisiologia dello sport per l'Accademia della scienza e dell'innovazione del fitness di Ginevra. 


"Gestire lo Stress"  (Edizioni Il Punto D'Incontro) spiega in maniera semplice e chiara in che modo il nostro organismo viene indebolito dallo stress, predisponendolo a varie malattie. Gli effetti dello stress infatti, sono deleteri e quindi spesso causa di molte malattie come quelle cardiovascolari, come dermatiti, obesità, diabete, depressione e anche il cancro. 

Le cause comuni di stress possono essere sia quelle esterne e anche quelle interne. 
Possiamo definire cause esterne: lavoro impegnativo fisicamente e/o intellettualmente; impegni familiari pressanti; difficoltà scolastiche; perdita di lavoro; difficoltà economiche; malattie o perdita di una persona cara; divorzio o difficoltà in una relazione sentimentale; importante cambiamento di vita (anche positivo, es. il matrimonio).
Le cause interne sono: tendenza a preoccuparsi eccessivamente; mancanza di autostima; tendenza al pessimismo; tendenza al perfezionismo; rigidità mentale; tendenza all'irritabilità e al nervosismo. 

IL "BURNOUT"
Con il termine "burnout" che significa essenzialmente "bruciarsi" e quindi esaurirsi, si indica in genere lo stress lavorativo, causato da un lavoro troppo intenso. Il "burnout" è una forma di stress sempre più diffusa negli ambienti professionali competitivi e in quelli che sovraccaricano di lavoro per un'insufficienza di personale. 
Il lavoro diventa una serie di ossessione che appiattisce le nostre emozioni, ci porta a trascurare anche la nostra vita sociale e familiare e a isolarci. Diventiamo una specie di macchina che meccanicamente e ripetitivamente svolge un programma che non viene però adeguatamente aggiornato e non ci avvicina ai risultati che speriamo. 


POSSIAMO LIBERARCI DALLO STRESS?
Si, si può imparare a ridurre i sintomi dello stress, (ansia, tensione, depressione ecc.) e di riflesso le loro conseguenze fisiche. 
I metodi per ridurre lo stress aspirano quindi a stimolare la resilienza e a favorire una reazione emotiva e fisica appropriata agli stimoli causa di stress. 
Riguadagnando l'equilibrio psicofisico potremo riacquistare un ruolo attivo nella nostra vita, saremo di nuovo capaci di prendere iniziative e fare scelte e conseguentemente ridimensioneremo la crisi e recupereremo gradatamente il controllo della nostra realtà. 

Esistono varie tecniche anti-stress, alcune possono essere utilizzate in modo autonomo una volta che si è capito come impiegarle, altre richiedono un terapeuta. 
Varie tecniche anti-stress, di facile applicazione, favoriscono la resilienza, cioè ci aiutano a gestire le "sfide" fisiche ed emotive e a contrastare lo stress. Attraverso adattamento e trasformazione (derivanti da un atteggiamento flessibile e attivo) la resilienza ci permette di ritrovare lo stato di equilibrio simile a quello precedente la " sfida o nuovo", che comporta cioè cambiamenti significativi nelle nostre abitudini. 

Perchè lo stress protratto debilita l'organismo? 
Lo stress agisce attraverso il sistema nervoso e ormonale influenzando le funzioni di ogni organo del nostro corpo. Se lo stress è intenso troppo a lungo i nostri organi cominciano a funzionare male e possiamo ammalarci. 
Il punto di partenza è quindi la percezione di uno stimolo insolito che interrompe la normalità di quello che stiamo facendo... in pratica la corteccia cerebrale (lo strato superficiale del cervello, implicata in funzioni complesse come pensiero, concentrazione, linguaggio, memoria e così via..) riceve l'informazione e la invia a centri situati all'interno del cervello che fanno parte del cosiddetto sistema limbico (comprende varie strutture e circuiti nervosi situati all'interno del cervello che presiedono a varie funzioni come memoria, emozioni, coscienza), quando non sono in armonia tra di loro possiamo assorbire malesseri interiori che portano conseguenze negative al nostro organismo che conducono a varie malattie.

Ci ammaliamo quando i meccanismi di risposta a uno stimolo destabilizzante che persiste e si trasforma in stress cronico non funzionano correttamente e, anzichè provocare e sostenere una risposta di difesa, creano squilibri di ormoni e neurotrasmettitori che nel tempo ci danneggiano.
Esistono vari metodi di gestione dello stress che richiedono una partecipazione più o meno attiva della persona stressata. In generale lo scopo è di indurre il rilassamento, cioè la "disattivazione" dei circuiti cerebrali responsabili di ansia e "malessere", e la stimolazione di sensazioni e pensieri positivi che ristabiliscono la calma mentale, il senso di fiducia e la motivazione ad agire.  
Spesso il punto di partenza consiste proprio nel riuscire a cambiare il modo di pensare, e iniziare a fare esercizi di rilassamento tramite la meditazione. 
La meditazione infatti se praticata regolarmente è molto efficace nel riequilibrare i livelli di neurotrasmettitori e ormoni nel nostro cervello e in tutto il nostro corpo, nell'alleviare ansia e tensione, nel migliorare la memoria e la nostra capacità di concentrazione nella quotidianità e nel darci energia. Controllando il respiro, è possibile rendere il ritmo cardiaco fluido ripristinando la sua normale variabilità di frequenza. 
In questo modo ristabiliamo coerenza tra il cuore e la respirazione, primo passo per estendere armonia e coordinazione a tutto il corpo, migliorando anche le funzioni cognitive (capacità logiche, memoria e attenzione) e il controllo delle emozioni.

"Gli organi ubbidiscono ai sentimenti. Se l'anima si ammala essa consuma il corpo" Ippocrate

Ricordiamo sempre che lo stress è gestibile... sta a noi scegliere come affrontarlo! Anna A.