UNA STRADA TRA LA MENTE E IL CIELO di Gianni Manca
Gianni Manca poeta che trasmette emozioni, i suoi versi sono frammenti di emozioni, schegge che colpiscono l'anima di chi legge. Ha iniziato a scrivere sin da bambino e all'età di 12-13 anni leggeva già Neruda,
Machado Jimenez, Prevert, Baudelaire. Nei primi anni settanta ha iniziato a pubblicare la sua prima
raccolta di poesie giovanili nel 73, poi "Una penna fra le nuvole" nel
74, poi l'oblio, qualche decennio senza scrivere più niente, nel 2013 ci
riprovo ancora con una silloge che vede la luce quasi in sordina "Danza
sul Pentagramma", quì la mia voglia di poesia si fa più forte, e
pubblico nel 2015 "Viaggio attraverso i pensieri" con questo libro vengo
segnalato al merito nel "Memorial Melania Rea" e con un diploma d'onore
al concorso "Versi d'Agosto", così nel 2016 pubblico "Tra le mani e le
spine" anche con questa silloge vengo segnalato con un diploma al
merito, infine nel 2018 la sua ultima fatica con "Il canto della Crisalide".
La preziosità dei versi di Gianni Manca viene esaltata dalla sinestesia
da lui magistralmente utilizzata per dare forza alla composizione
poetica grazie all’associazione espressiva tra due parole pertinenti a
due diverse sfere sensoriali.
Il lettore che entra nel mondo poetico di Manca non può restare
indifferente davanti a una sorta di Wunderkammer, una Camera delle
Meraviglie delle emozioni e dei sentimenti rappresentati dall’Autore in
modo tanto potente quanto immediato.
"Una strada tra la mente e il cielo" (Edizioni Kimerik è una raccolta di poesie in italiano e in sardo, dove il poeta descrive ciò che vede attraverso le sue emozioni e sensazioni in modo semplice e profondo. Egli afferma..."Ecco questa è la mia poesia, nient'altro, è solo un pensiero di un piccolo scrivano di provincia".
"Gianni Manca esprime, attraverso la poesia, tutto il suo essere e anche il suo vivere. L'universo dell'amore nei suoi molteplici aspetti viene da lui esplorato, ricordato e cantato con un linguaggio raffinato e sontuoso nel suo romantico dipanarsi. Il lettore che entra nel mondo poetico di Manca non può restare indifferente davanti a una sorta di "camera delle meraviglie" Marella Giovannelli
Gianni Manca sembra un po' un poeta che abita gli estremi. Nelle sue poesie troviamo schizzi frivoli, un po' malinconici, a volte quasi trobidi e molto spesso sognanti. Quello che è certo è che sono liriche di estrema profondità, di ricerca del vero. E se una risposta alle domande sull'amore non c'è, si legge bene un costante rincorrere i sentimenti , le emozioni. Anche un lettore poco attento coglierebbe in questi versi una sensibilità quasi estenuante, dove il gioco spesso è sostituito dalla malinconia.
Il
poeta è l'artista che gioca con la nostra fantasia, risveglia la mente e trasmette un mondo di emozioni.
La poesia è lo strumento con cui il poeta ci fa immedesimare nei suoi pensieri o ci spinge a fantasticare e immaginare una realtà diversa da quella che viviamo.
La poesia è ciò che si avvicina al più sublime e all'irrazionale, i poeti sono gli oracoli che ci raccontano la loro vita, sono i cantori dell'amore che spesso ignoriamo.
In quest'epoca la poesia rimane sicuramente un'àncora di salvezza, poiché i sentimenti spesso vengono strumentalizzati da messaggi virtuali e poco contatto umano.
La poesia, la bellezza, il romanticismo e l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita. Se incontri qualcuno che sa ascoltare i tuoi occhi, non lasciarlo andare via. Hai ritrovato la parte mancante della tua anima.
"Insegnate ai bambini la poesia: apre la mente, presta grazia alla saggezza e rende ereditarie le eroiche virtù". Walter Scott
"La poesia per me è visione dell'orizzonte: l'orizzonte è dove tutti i
tuoi desideri, le tue passioni, i tuoi sogni, le tue sofferenze, i tuoi
rimpianti, il tuo futuro e il tuo passato si fondono col mare e il sole
in un eterno presente! Io vedo i miei versi danzare all'orizzonte, così
li raccolgo quando ancora si agitano e vibrano pieni di vita e magica
alchimia". Alberto Jess
"Poesia è far tacere la mente e far parlare il cuore...Per arrivare al cuore di chi legge". A. Degas