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lunedì 4 giugno 2018

PSICOANALISI PSICOTERAPIA ANALITICA - PATOLOGIE E MALATTIE

L'AUTISMO di Luca Surian 


Luca Surian insegna Psicologia dello sviluppo e Sviluppo neurocognitivo tipico e atipico all'Università di Trento. E' autore di numerosi saggi e articoli scientifici sullo sviluppo cognitivo; in questa stessa collana ha pubblicato "Il giudizio morale" (2013). 

"L'Autismo" (Edizioni Il Mulino) è un libro che descrive chiaramente e in modo dettagliato quali sono le possibili cause della malattie dell'autismo, come si formula la diagnosi e sulla base di quali sintomi si diversifica caso per caso. Il libro spiega cos'è l'autismo, dalle sue possibili cause biologiche alla diagnosi, ai processi cognitivi e comunicativi che lo caratterizzano. Una parte importante è dedicata ai programmi di intervento che, per essere efficaci, devono garantire una stretta collaborazione tra genitori, insegnanti e operatori dei servizi sanitari. 
La parte finale è quella dedicata nello specifico ai genitori, agli insegnanti ed operatori e anche ai compagni di classe poiché lascia lo spazio pratico per l'approccio alle persone con tale patologia. Spiega infatti come intervenire per migliorare le condizioni di vita del paziente e come interagire socialmente con cura personalizzata e quindi agevolata. 

COGNIZIONE E COMUNICAZIONE NELL'AUTISMO
Lo studio dei processi cognitivi e comunicativi nei bambini con autismo ha ottenuto notevoli successi negli ultimi vent'anni, successi in buona parte dovuti a tre teorie. Secondo la prima l'autismo è caratterizzato, a livello psicologico, principalmente da una difficoltà nell'attribuire stati mentali agli altri e a se stessi. Questa difficoltà deriva da un deficit nell'acquisizione dei concetti come credere, pensare o far finta. Queste nozioni svolgono un ruolo centrale nella spiegazione, nell'interpretazione e nell'anticipazione di azioni e reazioni emotive. Poiché spiegazioni, interpretazione e anticipazione sono funzioni tipiche di una teoria, spesso si parla di deficit nell'acquisizione della teoria della mente. 
La seconda ipotesi psicologica sull'autismo riguarda invece la capacità di controllare volontariamente i propri processi di azione, attenzione e pensiero. Queste capacità vengono chiamate spesso "esecutive" e perciò il deficit viene identificato come deficit delle funzioni esecutive. 
La terza teoria, la teoria della debole coerenza centrale, ha infine indicato l'origine dei sintomi autistici nella scarsa capacità di integrare informazioni diverse, tenendo conto di aspetti contestuali, per formare unità coerenti e dotate di significato. 

Non esiste una cura per l'autismo, ma esistono molte tecniche e attività educative che possono aiutare il bambino nel suo cammino verso un sufficiente autocontrollo, una maggiore indipendenza e, in generale, una vita migliore. 


E' bene diffidare di qualsiasi tecnica che venga proposta come una panacea per tutti i bambini autistici. Data la grande variabilità individuale, sia la scelta della tecnica sia il particolare tipo di realizzazione di una certa attività non possono prescindere da un'attenta valutazione delle capacità preservate, dei comportamenti problematici, dei deficit e del generale livello intellettivo del bambino. E' molto improbabile che lo stesso trattamento sia valido tanto per i bambini con grave ritardo cognitivo e del linguaggio, quanto per quelli ad "alto funzionamento", cioè senza ritardo mentale e linguistico. 

Speciali sono i bambini autistici così come gli uccelli sono diversi nei loro voli. Tutti, però, hanno il diritto di volare. (J. Perez)

E' giunto il momento di curare la società...non le persone affette di autismo...(T. J. Richardson)

L'autismo è parte di questo mondo, non un mondo a parte... L'autismo non è una tragedia, la vera tragedia è vivere in un mondo di persona che vogliono vivere nell'ignoranza!!! Anna A.