NET- PARADE AWARD

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mercoledì 20 maggio 2020

ROMANZO FANTASY - FANTASCIENZA

SUPERHOMO EVERSOR di Umberto Macciò 

  
Umberto Macciò nato a Torino dove ha conseguito la maturità classica e diplomato in flauto traverso presso l'Istituto Musicale Pareggiato di Aosta. Nel 2016 si è laureato in Medicina e Chirurgia all'Università di Torino. Attualmente vive e lavora come medico a Zurigo. 


"Superhomo Eversor" Edizioni Kimerik è un romanzo ricco di colpi di scena che conduce il lettore a riflettere sul vero senso della vita lasciando un monito: AMATE l'ambiente, RISPETTATE il prossimo, GODETE dell'esistenza: la felicità è un valore impagabile.  

Dalla Prima Legge di Isaac Asimov: Un robot non può recare danno agli esseri umani, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, gli esseri umani ricevano danno. 

Mescolando in maniera sapiente antiche leggende e scenari futuristici, l'autore ci porta a riflettere sui rapporti umani, sul ruolo della scienza, sull'importanza della conoscenza e della bioetica. Traspare dalle pagine la passione di Macciò per l'erudizione e il sapere che non bastano a se stessi, ma vanno messi in campo per modificare la società e per essere utili alla comunità. Tra colpi di scena e continue sorprese la lettura di questo romanzo vi condurrà verso una nuova dimensione: la dimensione dell'amore che risveglia e illumina ogni cuore. 
L'intreccio del romanzo si dipana proprio a partire dal confronto, per nulla positivo...

Ciascuno gioca un ruolo importante in questo spettacolo chiamato "mondo", ognuno ha la sua missione da attivare, ognuno deve dare il suo contributo per migliorare la qualità della propria vita lasciando un'impronta profonda e costruttiva per il proprio benessere ma anche per l'intera umanità. 

Un noto componimento delle Odi scrive.."Dum loquimur, fugerit invida aetas: carpe diem, quam minimum credula postero..." cioè: "mentre chiacchieriamo, il tempo invidioso sarà già fuggito: cogli l'attimo, confidando il meno possibile in ciò che verrà..." Morale: Se uno perde la vita in quisquilie, non gode l'attimo, muore lentamente. Anna A.

"Il piacere della scrittura è innegabile. Ma il messaggio, quello che si suol chiamare "la morale della favola", rimane il fulcro dell’opera e ritengo che così debba essere per ogni romanzo. Farsi sostenitore di una tesi, spingere il lettore alla riflessione attraverso piccole provocazioni e stimolare la curiosità sono un imperativo etico per qualsiasi scrittore". Umberto Macciò 

"Se la conoscenza può creare dei problemi, non è con l'ignoranza che possiamo risolverli". Isaac Asimov