NET- PARADE AWARD

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venerdì 25 novembre 2022

NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA - PERCORSI DI CONSAPEVOLEZZA

 LA TENTAZIONE dell'Intelligenza Artificiale di Luigi Valagussa 

Luigi Valagussa è nato a Milano nel 1952, si è laureato presso il Politecnico di Milano in Ingegneria chimica, nell'ambito della quale il suo percorso lavorativo si è sviluppato per circa quarant'anni, in particolare nel campo della raffinazione del petrolio, del trattamento gas e del petrolchimico. Al termine di questa esperienza ha pensato a cosa avrebbe potuto fare di diverso e ha individuato nella scrittura l'attività che potese offrirgli la maggior libertà di pensiero e di azione. Nel 2016 ha pubblicato "Un passo oltre la nebbia" una storia avventurosa che si intreccia con esperienze presenti e passate da cui emergono considerazioni e riflessioni sulla vita e sulla società contemporanea. Nel 2019 ha pubblicato "L'onda lunga della Verità" storie di persone di questi tempi si intrecciano e si risolvono lasciando qualcosa in sospeso con la verità.

Oggi continua a scrivere e con questa ultima opera "La Tentazione dell'Intelligenza artificiale" Edizioni Kimerik  ha cercato di immaginare a quale limite essa può arrivare  e quali problemi può sollevare, nonostante l'essenza di perfezione che in essa si concentra.

Ma analizziamo i pro e i contro di questa Tentazione... In questo libro, infatti, l'autore analizza come un professore sarà "inpantanato" in qualcosa più grande di lui, e più grande di tutti: la ricerca dei due robot scomparsi...Una storia che, grazie all'ottima tecnica descrittiva dell'autore, ci terrà con il fiato sospeso fino alla fine e ci lascerà con un punto di domanda...: E' giusto o sbagliato creare dei robot che ci assomigliano?  

Secondo il McKinsey Global Institute da qui al 2030 fino a 375 milioni di persone, vale a dire il 14% della forza lavoro globale, potrebbero essere rimpiazzate come conseguenza all’automazione.

Anche il fisico inglese Stephen Hawking, il fondatore di Microsoft Bill Gates e il Fondatore di Tesla e SpaceX Elon Musk, non sono d'accordo sull'I.A., essi infatti hanno espresso queste convinzioni....L’umanità rischia di essere spazzata da un uso malevolo della tecnologia, poiché l'essere umano, da creatore, può diventare schiavo della sua stessa creazione. Secondo Stephen Hawking infatti, l’intelligenza artificiale avrebbe il potenziale per rivoluzionare il nostro mondo e potrebbe essere la migliore, o la peggiore, cosa mai accaduta all’umanità.

Il punto fondamentale da focalizzare è l'attenzione su come, dove e quando questi "giocheranno"  in molti aspetti delle nostre vite...  

L’economista Joseph Schumpeter definiva "distruzione creatrice" la trasformazione che avviene sotto la spinta di grandi innovazioni. Ritiene che anche l’intelligenza artificiale porterà a una “distruzione creativa”?
Penso proprio di sì. Nel caso dell’intelligenza artificiale è però utile fare una distinzione tra intensità e velocità dell’impatto.
L’intensità è davanti agli occhi di tutti: ogni giorno una nuova statistica prevede il numero di posti di lavoro che saranno distrutti, ricreati, trasformati. Quello che mi preoccupa di più non è però tanto l’intensità dell’impatto, quanto la sua velocità.
 

Come tutti gli strumenti, anche questa tecnologia è buona o cattiva secondo l’utilizzo che se ne fa. E’ l’uomo, come al solito, che dovrebbe stabilire i limiti oltre cui non andare. Il vero pericolo che vedo è nella incapacità umana di saper porsi un freno e inoltre bisognerebbe stabilire una regolamentazione legale sull’utilizzo di questi sistemi che paradossalmente potrebbero essere invasivi o addirittura nocivi sotto altri aspetti progressivi. 

Per concludere.... La tentazione porta sempre il progresso in modo positivo e organizzativo...o può portare anche altro? ... 

Stiamo sviluppando tecnologie che dovrebbero farci compiere un balzo in avanti ma quello che vedo, invece, è il rischio di una estinzione della nostra specie e della nostra coscienza. 

 


 

 


venerdì 11 novembre 2022

PSICOLOGIA E FILOSOFIA - SALUTE - BENESSERE

 IL CUORE TI PARLA. PARLA AL TUO CUORE di Guy Lacroix 

La coerenza cardiaca emotiva può trasformare le informazioni cha vanno dal cuore al cervello

Come ridurre ansia, depressione, insonnia, stress, malattie cardiache e ipertensione sviluppando benessere psicofisico, resilienza e migliori relazioni interpersonali

 

Guy Lacroix offre workshop per la pratica della coerenza cardiaca e formazione professionale in presenza e online. Garantisce inoltre follow-up individuali, privilegiando l’approccio emotivo della coerenza cardiaca. Guy Lacroix è un sofrologo formatosi presso l'Istituto ISTHME ed è formatore di sofrologi nello stesso istituto. Sofrologo che lavora per la Mutualité Française Ile-de-France. Cardiac Coherence Practitioner formato dall'HeartMath Institute (USA). Laureato in Life Coaching (DESU PARIS) Formato in Terapia Cognitiva Basata sulla Mindfulness (MBCT). Fondamentalmente, Guy è un ingegnere informatico e delle comunicazioni (ENST Paris). 

"Il Cuore ti parla. Parla al tuo cuore" Edizioni Il Punto D'Incontro  ti mostra come trasformare le informazioni che vanno dal cuore al cervello, per riportare in prospettiva le emozioni negative e agire in modo più sereno e più efficiente.

Che cos'è la coerenza cardiaca? In che modo può ridurre vari malesseri per sviluppare un nuovo benessere psicofisico? 

La coerenza cardiaca fa nascere la coerenza cerebrale e pertanto l'armonia cuore-cervello. Quest'armonia al servizio della nostra salute, del nostro benessere e del nostro sviluppo può essere appresa. L'apprendimento è l'obiettivo principale di questo libro. Il primo capitolo pone le basi di ciò che è la coerenza cardiaca attraverso i rapporti che legano cuore e cervello, come pure tramite le due  "categorie" di coerenza: coerenza cardiaca fisiologica e coerenza cardiaca emotiva. Il secondo capitolo approfondisce la coerenza cardiaca fisiologica, che è alla base della coerenza cardiaca emotiva. Vengono proposti degli esercizi (qualora vogliate eseguire fin da subito le tecniche semplici ed efficaci).  Il terzo capitolo affronta l'importanza del cuore nei processi emotivi e la sua fondamentale capacità di armonizzarsi con il cervello. 

La pratica della coerenza cardiaca emotiva è sviluppata nel quarto capitolo, spiegando come trasformare le emozioni negative quando compaiono nella vita di tutti i giorni, come uscire dalla spirale negativa dell'ansia, creare volontariamente emozioni positive e, infine, superare le proprie fobie. Il quinto e ultimo capitolo illustra come praticare la coerenza cardiaca durante una giornata lavorativa e nel fine settimana per scopi rigenerativi. 

All'inizio degli anni Novanta, il neurocardiologo J. Andrew Armor aprì la strada al concetto di "cervello" nel cuore, scoprendo la presenza di un vero e proprio sistema nervoso intrinseco al cuore costituito da circa quarantamila neuroni. 

Che cos'è il benessere? Il benessere non è facile da definire, perché comporta numerose componenti. Inoltre, è spesso strettamente legato alla nozione di felicità, il che complica la questione, perché la felicità è un concetto assolutamente soggettivo. Possiamo però dire che il benessere ruota attorno a due componenti essenziali: da un lato il benessere fisico, definito dalla sensazioni di appagamento dei bisogni primari dell'organismo; dall'altro il benessere psicologico, che può essere visto come un generale senso di soddisfazione nella vita, la sensazione che i nostri bisogni psicologici siano per lo più soddisfatti, che possiamo dare un senso alla nostra vita, accettarci e "realizzarci appieno". Le emozioni sono il nostro principale indicatore interno che ci aiuta a sapere in che misura i nostri bisogni fisici e psicologici vengono soddisfatti o meno. Ogni emozione o sentimento ci fornisce un messaggio specifico sul nostro equilibrio interiore. 

Una bella notizia: è possibile intervenire consapevolmente e volontariamente sulle informazioni che dal nostro organismo risalgono al cervello. 

In questo testo, e nello specifico nel capitolo 4, si possono apprendere le varie fasi per trasformare le emozioni negative giorno per giorno. Si può imparare a controllare (o meglio) a gestire le varie problematiche emotive, come uscire dalla spirale negativa dell'ansia, come vincere le fobie, sia quelle semplici che specifiche, fobie sociali, l'agorafobia (paura dei luoghi pubblici sovraffollati), e come far sparire una fobia: Prima fase: fermare l'intensificazione emotiva e la seconda fase: produrre sensazioni positive attraverso contenuti mentali piacevoli.

I punti importanti da ricordare...Una fisiologia che funzione armoniosamente favorisce l'emergere di emozioni positive. Le emozioni positive sono le basi di un funzionamento armonioso della fisiologia, nonché la principale molla del benessere psicologico. Un funzionamento fisiologico armonioso è la molla del benessere fisico. La pratica della coerenza cardiaca fisiologica  stimola e mantiene ottimale il funzionamento fisiologico, di conseguenza il benessere fisico. 

Quando la mente e le emozioni sono allineate, il risultato è una sensazione di sicurezza interiore, una simbiosi con i nostri valori fondamentali, una stimolazione delle capacità di far fronte a situazioni stressanti e di accrescere il nostro equilibrio interiore. 

Le persone altamente sensibili hanno, di norma, facilità a produrre emozioni positive attraverso contenuti cerebrali piacevoli, il che spiega, almeno in parte, i livelli particolarmente elevati di coerenza cardiaca che possono raggiungere. 

Rick Hanson ci insegna ad imparare ad apprezzare le esperienze piacevoli quando sono presenti e di dedicare del tempo a concentrarsi su di esse, cosicché possano registrarsi nel cervello. Pertanto, consentendo loro di immagazzinarvisi, le emozioni e i sentimenti positivi possono essere ricondotti in primo piano nella coscienza quando ne abbiamo bisogno. 

"Per vedere al di là dei limiti, il sottile cuore delle cose, liberati dei nomi, dei concetti, delle aspettative, delle ambizioni e delle differenze... " (Lao Tzo)

Il lavoro dell'HeartMath Institute sulle relazioni cuore-cervello ha assunto il suo pieno significato: il nostro cuore è in grado di generare benessere anche quando il cervello non è d'accordo!

Il cuore è la chiave del mondo e della vita! 



sabato 5 novembre 2022

LETTERATURA - STUDI LETTERARI - RACCOLTA DI POESIE

 QUALCHE PASSO DOPO L'ANIMA di Francesco Basile

 

Francesco Basile è nato a Ragusa, dopo gli studi di Economia e Commercio a Catania, si è diplomato nell'Accademia d'arte drammatica Pietro Scharoff di Roma, maturando in seguito esperienze sia come attore che come regista.

Questo libro è la sua seconda raccolta di poesie; la prima, ANIMA, che ha collezionato un discreto successo, è stata pubblicata nel 2009 sempre dalla casa Editrice Kimerik "Quarant’anni in versi" è la sua terza silloge pubblicata sempre con Kimerik nel 2020. 


"Qualche passo dopo l'anima" è il suo secondo libro e ne rappresenta l'ideale maturazione umana e stilistica di ogni essere umano.  La nuova raccolta comprende 41 componimenti in verso libero, suddivisi in tre sezioni. I ricordi, i sentimenti, le emozioni, le delusioni e le speranze, da cui l'autore ricava lo spunto per i suoi versi. Il suo percorso è unaffascinante viaggio nei meandri di un'anima, attraverso album di ricordi e paesaggi tra la Sicilia e Roma, che scorrono dietro finestrini appannati di malinconia, per approdare a una rinascita, come recita l'ultima sezione del libro. 

Credo che alla base della poesia di Francesco ci sia il desiderio inesauribile delle verità individuali, ma sono più che certo di avere percepito nella sua poesia la grande prigione della natura, nel corpo, nella storia, nella verità della sua Sicilia, nella sua anima, e per questo ce lo racconta. La potenza che si scarica nell'anima Francesco Basile proviene da tutta quella favola dei miti, di quella Sicilia che vive e ha vissuto tutte le storie che sono entrate a far parte della sua anima e della sua coltivazione dei sentimenti, vivi e passionali, di una Sicilia deposito di storia e di arcani segreti!  

Quanta bellezza andrebbe perduta senza colui che riceve il dono della visione poetica della vita e ce ne fa partecipi, quasi a dire: tutta questa ricchezza non posso tenerla solo per me!  (Teatro "Arciliuto" teatro della poesia e della musica- Roma- di Enzo e Giovanni Samaritani)

Ecco alcuni versi tratti dal libro...

Sei l'inizio del mondo, quando il sole si colora e diventa giorno...  

Attraverso gli occhi di un bambino che non ho mai visto, vi racconto il suo passato nascosto dietro dei sassi. Racconto di padri che mietevano un magro salario sui campi, di giovani donne che sapevano amare il poco e n'erano felici, mentre solo i bambini iniziavano la loro giornata fantastica! 

Il cielo era la loro casa, il mondo il loro giardino, Dio il loro eterno custode... Nelle sere interminabili e fredde di un'insolita Sicilia, attorno a un fuoco ricavato proprio al centro della stanza, i grandi si raccontavano la giornata appena trascorsa, mentre i piccini ascoltavano attenti, stretti nelle vesti materne. 

.... rivedevano se stessi e si stringevano loro il cuore, si sentivano figli della stessa sorte... Gesù era nato in una grotta proprio come ognuno di loro. 

OLTRE L'AMORE

Chiusi gli occhi in silenzio, ed ascoltai ciò che restava di me. Fu un attimo e mi accorsi, che non c'era nulla oltre l'amore, da poter amare. Mi tuffai nel cielo e mi persi, libero dal mondo e poco a poco mi decisi a vivere.

 .... L'uomo che sogna non si vedrà mai solo... 

.... Non sono nato per cambiare il mondo, ma l'amo troppo per vederne la fine. Come un maestro di sé stesso, insegna a capire di più per aprire gli occhi a chi nella poesia della vita, nel bene e nel male, non crede!

 "La scrittura di Basile  è espressione dello spirito che sublima il mondo sensibile in fascinosi versi liberi. Versi che sconfinano talvolta nella declamazione prosastica a ricordar i virtuosismi letterari di uno scrittore fecondo che si è formato sul palcoscenico del teatro, oltre che su quello della vita". A. Brafa 

 
 



mercoledì 2 novembre 2022

2 NOVEMBRE COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI - RIFLESSIONI

💓  2 NOVEMBRE  2022 💓 

COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI    

Oggi un pensiero particolare va alle persone che non ci sono più, a tutti quelli che sono lontani fisicamente ma non dal nostro cuore.

 

La morte in realtà non esiste, esiste solo l'abbandono di questo corpo e di questa personalità. Tutto corrisponde ad un disegno più grande, che coinvolge tutti noi, nel continuo ritorno sulla Terra.

Le persone non muoiono mai se le hai nel cuore. Puoi perdere la loro presenza, la loro voce… ma ciò che hai imparato da loro, ciò che ti hanno lasciato, questo non lo perderai mai! 
Si muore per lasciare il meglio di sé a quelli che ti hanno saputo leggere... ! 
Seneca diceva..."mors dolorum omnium exsolutio est" e continua affermando che "est finis ultra quem mala nostra non exeunt". Lamentarsi della morte di un uomo significa lamentarsi che quello sia stato uomo "siamo tutti soggetti ad un unico destino: chi nasce deve morire. 
Per Socrate, la morte è la totale assenza di dolore, vuoto e sonno eterno, ed in ogni caso non provoca sofferenza e non deve far paura... 
Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano ma sono ovunque noi siamo. 
Ogni istante è unico, è prezioso, non tornerà mai più: mettiamo tutto il nostro impegno per fare di ogni attimo che ci viene regalatoun piccolo capolavoro d'amore!

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Vi dedico questa poesia del grande Totò...

Di cosa parla e cosa significa???  Presto detto: è una poesia ambientata in un cimitero dove resta chiusa una persona, viva e assiste al litigio fra due morti: il povero Gennaro, netturbino e il marchese 'nobilissimo'. La morale è quella che la morte è, appunto, una 'livella' capace di appiattire ogni differenza sociale.

'A livella

Ogn’anno, il due novembre, c’é l’usanza
Per i defunti andare al Cimitero
Ognuno ll’adda fà chesta crianza
Ognuno adda tené chistu penziero
Ogn’anno, puntualmente, in questo giorno
Di questa triste e mesta ricorrenza
Anch’io ci vado, e con dei fiori adorno
Il loculo marmoreo ‘e zi’ Vicenza
St’anno m’é capitato ‘navventura
Dopo di aver compiuto il triste omaggio
Madonna, si ce penzo, e che paura!
Ma po’ facette un’anema e curaggio
‘O fatto è chisto, statemi a sentire
S’avvicinava ll’ora d’à chiusura
Io, tomo tomo, stavo per uscire
Buttando un occhio a qualche sepoltura
“Qui dorme in pace il nobile marchese
Signore di Rovigo e di Belluno
Ardimentoso eroe di mille imprese
Morto l’11 maggio del’31”
‘O stemma cu ‘a curona ‘ncoppa a tutto
Sotto ‘na croce fatta ‘e lampadine
Tre mazze ‘e rose cu ‘na lista ‘e lutto
Cannele, cannelotte e sei lumine
Proprio azzeccata ‘a tomba ‘e stu signore
Nce stava ‘n ‘ata tomba piccerella
Abbandunata, senza manco un fiore
Pe’ segno, sulamente ‘na crucella
E ncoppa ‘a croce appena se liggeva:
“Esposito Gennaro – netturbino”
Guardannola, che ppena me faceva
Stu muorto senza manco nu lumino
Questa è la vita! ‘ncapo a me penzavo
Chi ha avuto tanto e chi nun ave niente
Stu povero maronna s’aspettava
Ca pur all’atu munno era pezzente?
Mentre fantasticavo stu penziero
S’era ggià fatta quase mezanotte
E i’rimanette ‘nchiuso priggiuniero
Muorto ‘e paura… nnanze ‘e cannelotte
Tutto a ‘nu tratto, che veco ‘a luntano?
Ddoje ombre avvicenarse ‘a parte mia
Penzaje: stu fatto a me mme pare strano
Stongo scetato… dormo, o è fantasia?
Ate che fantasia; era ‘o Marchese
C’o’ tubbo, ‘a caramella e c’o’ pastrano
Chill’ato apriesso a isso un brutto arnese
Tutto fetente e cu ‘nascopa mmano
E chillo certamente è don Gennaro
‘Omuorto puveriello’ o scupatore
‘Int ‘a stu fatto i’ nun ce veco chiaro
So’ muorte e se ritirano a chest’ora?
Putevano sta’ ‘a me quase ‘nu palmo
Quanno ‘o Marchese se fermaje ‘e botto
S’avota e tomo, tomo, calmo, calmo
Dicette a don Gennaro: “Giovanotto!”
Da Voi vorrei saper, vile carogna
Con quale ardire e come avete osato
Di farvi seppellir, per mia vergogna
Accanto a me che sono blasonato!
La casta è casta e va, si, rispettata,
Ma Voi perdeste il senso e la misura
La Vostra salma andava, si, inumata
Ma seppellita nella spazzatura
Ancora oltre sopportar non posso
La Vostra vicinanza puzzolente
Fa d’uopo, quindi, che cerchiate un fosso
Tra i vostri pari, tra la vostra gente
“Signor Marchese, nun è colpa mia
I’nun v’avesse fatto chistu tuorto
Mia moglie è stata a ffa’ sta fesseria
I’ che putevo fa’ si ero muorto?
Si fosse vivo ve farrei cuntento
Pigliasse ‘a casciulella cu ‘e qquatt’osse
E proprio mo, obbj’…’nd’a stu mumento
Mme ne trasesse dinto a n’ata fossa”
“E cosa aspetti, oh turpe malcreato
Che l’ira mia raggiunga l’eccedenza?
Se io non fossi stato un titolato
Avrei già dato piglio alla violenza!”
“Famme vedé.-piglia sta violenza
‘A verità, Marché, mme so’ scucciato
‘E te senti; e si perdo ‘a pacienza
Mme scordo ca so’ muorto e so mazzate!
Ma chi te cride d’essere, nu ddio?
Ccà dinto, ‘o vvuo capi, ca simmo eguale?
Muorto si’tu e muorto so’ pur’io;
Ognuno comme a ‘na’ato é tale e quale”
“Lurido porco! Come ti permetti
Paragonarti a me ch’ebbi natali
Illustri, nobilissimi e perfetti
Da fare invidia a Principi Reali?”
“Tu qua’ Natale, Pasca e Ppifania
T”o vvuo’ mettere ‘ncapo’ int’a cervella
Che staje malato ancora è fantasia?
‘A morte ‘o ssaje ched”e? è una livella.
‘Nu rre, ‘nu maggistrato, ‘nu grand’ommo
Trasenno stu canciello ha fatt’o punto
C’ha perzo tutto, ‘a vita e pure ‘o nomme
Tu nu t’hè fatto ancora chistu cunto?
Perciò, stamme a ssenti, nun fa”o restivo
Suppuorteme vicino-che te ‘mporta?
Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive
Nuje simmo serie, appartenimmo à morte!”

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 UN CALOROSO ABBRACCIO A TUTTI!