NET- PARADE AWARD

NET- PARADE AWARD

lunedì 7 gennaio 2019

SAGGISTICA - SVILUPPO PERSONALE

COME VIVERE BENE di Giuseppe Vizzini 

Giuseppe Vizzini ha la passione per la scrittura. Nel 2013 ha pubblicato Santa Maria di Ognina. Una Chiesa aperta al mondo. E' attento alle problematiche sociali, culturali e religiose e ciò lo porta a cogliere gli aspetti salienti e significativi che caratterizzano la vita del nostro paese e della società. E' legato alla famiglia e ai suoi valori. Cattolico praticante, ritiene fondamentale il ruolo dell'etica nel vivere quotidiano in quanto guida imprescindibile per il raggiungimento di un'esistenza felice. Ha fondato il Monastero di Bove. 

"Come vivere bene" Edizioni Algra  nasce dalla riflessione dell'uomo comune che vuole dare un apporto a dei temi che oggi attanagliano il sentire comune e fanno parte delle problematiche dei nostri giorni, ma non soltanto di questi. Vuole essere semplicemente un "compagno di viaggio" o "compagno di vita" che si rivolge alla nostra profonda interiorità per offrire uno spunto soggettivo di riflessione su determinati argomenti che oggi, forse più di prima, attraversano i nostri orizzonti e spesso determinano i percorsi da effettuare. 
L'etica ha un significato profondo che può colpire la nostra attenzione e può, in certi momenti e in certe circostanze, farci prendere cognizione su vari aspetti che riguardano l'uomo, interessandolo e coinvolgendolo. Le problematiche dell'etica non possono essere ignorate o disattese poiché riguardano intimamente la nostra vita. E quando dico "etica" intendo riferirmi a un concetto ampio che guarda anche alle questioni ad essa connesse quali quelle indagate dalla morale e dalla bioetica. 
In questo testo si affrontano alcuni argomenti che riguardano l'uomo, perché lo coinvolgono nella sua quotidianità, indicando quali sono oggi le problematiche con le quali deve confrontarsi. 

L'uomo si caratterizza per i suoi comportamenti e le sue azioni e attraverso questi traccia una via che può portare al bene o al male. I corretti comportamenti sono la panacea dell'uomo perché gli permettono di stabilire un atteggiamento di assoluto riposo mentale e lo immergono in una sfera di benessere in quanto trasmettono, direttamente o indirettamente, un equilibrio sicuramente capace di dare serenità e spesso anche felicità. 
Il termine "etica" proviene dal greco, ethos, e letteralmente significa carattere, costume, regola, norma di vita. Nella lingua italiana tuttavia per etica s'intende la speculazione filosofica universale di ciò che è bene e ciò che è male e quindi l'etica è quella parte della filosofia che si occupa dei comportamenti umani e assegna ad essi un carattere tale da separare quelli moralmente accettati e considerati buoni e giusti in contrapposizione a quelli che sono inaccettabili e non praticabili. L'etica studia, quindi, i problemi e i valori connessi all'agire umano: la distinzione fra bene e male è propria dell'etica. Essa rappresenta la riflessione razionale degli ambiti entro i quali la libertà umana può essere estesa ed esercitata. L'etica in pratica persegue il bene e, pertanto, non accetta ciò che viene imposto con la forza. Essa serve a evitare che nella società si affermi il male e, quindi, a farci stare meglio. 
L'etica significa in pratica, indirizzare lo sguardo a situazioni e platee più vaste che riguardano fasce elevate di persone. Quando si parla di etica ci si riferisce a tutto ciò che è bene e giusto in un'ottica, in un orizzonte, in un raggio più vasto, più largo che affronta aspetti e spazi molto più sconfinati. Tra etica e morale il confine è sottile. 

Etica è anche libertà. L'etica evidenzia i princìpi generali del buon comportamento che vanno posti in essere in tutte le azioni e relazioni umane. Essa rappresenta la maniera sul come confrontarsi con i propri simili con l'obiettivo di trasmettere a quest'ultimi ciò che è bene e giusto.

L'etica accetta, vuole e predica la pace. L'uomo vive di relazioni e come tale deve, ed è bene che mantenga con gli altri e verso gli altri, rapporti di buona convivenza. Deve essere un processo di autoeducazione della nostra persona per cercare di "volare alto" su tutto ciò che vediamo di negativo negli altri, cogliendone gli aspetti positivi e valorizzarli, facendoli emergere affinché gli aspetti negativi ci sembrino poca cosa e possano lentamente e gradualmente essere oscurati dagli aspetti che hanno maggiore importanza. In pratica bisogna prevenire i conflitti, evitare di coltivarli e spegnerli quando sono accesi, seguendo i valori etici che si sforzano di diffondere il bene dell'uomo e la strada giusta da seguire per l'affermazione di questi valori da considerare irrinunciabili. 
La pace deve partire da noi stessi coltivandola giorno dopo giorno, dai piccoli gesti, dalle comunità in cui viviamo per poi estenderla agli altri fino a "contagiarli" e farsi contagiare per rafforzarci e vivere tutti uniti in spirito di unità, solidarietà amore e concordia. 
L'assenza di valori morali, o varie violenze subìte (sia moralmente che fisicamente), possono essere i motivi che stanno alla base di chi assume comportamenti violenti e distorti. Anche in questo contesto i governi devono contribuire a offrire e a rendere gradevole e accettabile il percorso di vita dei cittadini, facilitandone il loro cammino e le loro esperienze. Lo Stato così come provvede a far pagare le tasse ai cittadini è bene che provveda anche a distribuire ad essi tutto ciò che è necessario, perché siano autosufficienti e godano dei diritti loro spettanti. L'etica e la bioetica devono essere la struttura portante in uno Stato che si definisce civile e democratico. Quando i cittadini sono felici e soddisfatti di ciò che hanno non avvertono la necessità di delinquere per poter raggiungere l'obiettivo a cui tutti aspiriamo: la pienezza e la serenità della vita. Non si possono chiedere ai cittadini solo sacrifici e rigore, bensì dare la consapevolezza della presenza di uno Stato amico e disposto a dare la possibilità a tutti di vivere una vita tranquilla e dignitosa. Lo Stato deve assumere il ruolo del buon "padre di famiglia", del pater familias che deve sempre porgere la mano ai suoi figli, tali vanno considerati i suoi cittadini.
Lo Stato deve dare buoni esempi. Occorre più equilibrio, comprensione e soprattutto rispetto sia tra di loro che verso noi che li eleggiamo.

La pace dà sicurezza ed equilibrio interiori perché assicura tempi e spazi nuovi e tranquilli, allontanandoci da turbolenze e insicurezze. Così la pace viene descritta da Enzo Bianchi...
"Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio" Enzo Bianchi (saggista)














Nessun commento:

Posta un commento