NET- PARADE AWARD

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sabato 24 settembre 2022

SAGGISTICA - NARRATIVA MODERNA E CONTEMPORANEA

 FAVOLE AL TORNASOLE di Michelangelo Avignone


Michelangelo Avignone  nasce a Casteltermini, in provincia di Agrigento. Dal suo adorato paese montano riesce a scorgere persino quel mare africano, tanto caro a Pirandello, consapevole di trovarsi in una terra che testimonia la letteratura a piene mani. Trascorre alcuni anni in Svizzera con la propria famiglia emigrata lì. Ritornato nell’amata Sicilia, finisce il liceo e poi si laurea in Lingue a Palermo. Attualmente insegna nella provincia di Pordenone. Scrivere è un’aspirazione che lo impegna totalmente.

"Favole al tornasole" Edizioni Kimerik è un libro ricco di tante chicche dense di saggezza, tutte che insegnano una morale... Sono ben 30 storielle con tanti animali a confronto. 

La morale in ognuna di essa ha lo scopo di valorizzare i rapporti umani focalizzando l'attenzione sui veri valori della vita. Avignone impartisce lezioni di vita attraverso due o tre personaggi che battibeccano nella vita quotidiana non sempre facile e semplice da condividere; infatti l'obiettivo principale è quello di insegnare una convivenza pacifica tra le "diverse" specie (non solo animali, come descritti in questo libro), ma soprattutto tra gli esseri umani. Lo scopo  è quello di imparare a mitigare i propri giudizi, ad acuire la propria intelligenza al fine di sopravvivere, sempre, però, con i piedi ben piantati a terra e con il cuore in prima linea.

Ecco una storiella tratta dal libro:

LA TROTA e L'ANGUILLA

Con grande eleganza e sicurezza una trota avanza lungo un ruscello cristallino. Quella mattina, da quando era uscita dalla tua tana, posta sotto un sasso levigatissimo, non aveva ancora incontrato alcuna anima viva. Ore in cui il corso d'acqua sembrava scorresse esclusivamente per lei, la regina dei ruscelli. Ma all'improvviso, come spinta da quelle "chiare, fresche e dolci acque", apparve un'anguilla. Di solito la trota non amava scherzare con gli altri. Intanto però, appena vide l'altro pesce, esordì in questo modo: "Toh, chi si vede: un serpentello d'acqua!". Quindi iniziò a prenderla in giro, mancandola di rispetto. Le scappò pure che la trovava così magra da fare paura: troppo snella, oltre che un serpente sottile, un fuscello. 

L'anguilla ci rimase seriamente male, oltretutto mai nessuno le aveva parlato in quei termini. Nel limpido ruscello ognuno si faceva i fatti suoi, tranne quando si vedeva qualcuno di loro che saliva in una maniera strana e non ritornava più giù: quello che per sua disgrazia aveva abboccato a qualche amo. Comunque l'anguilla riuscì a dare una risposta perfetta, impartendo un insegnamento alla trota orgogliosa e irriverente. 

"Ascolta, o trota, tu mi trovi magrissima, va bene? Ti garantisco che c'è un pesce ancora più secco di me: l'acciuga, senza volerla offendere in ogni caso, solo per spiegartelo". 

"Cosa? Quale pesce?"

"L'acciuga". 

"Non ho mai sentito parlare di un pesce con un nome del genere, figuriamoci per vederlo", confessò la trota.

"Ah d'accordo, ho capito. Questo perché non hai la possibilità di conoscere, oltre ai ruscelli, ai fiumi o ai laghi, il mare come me. E un'esperienza del genere, perdonami, non mi sembra poco" fece presente l'esile anguilla. 

"Bene, anche se non siamo amiche, mi porteresti fino al mare?" Chiese la trota.

"Io ti farei fare volentieri questo lunghissimo viaggio, ma il mare, pur essendo entusiasmante, è pieno di rischi. E poi lì tutto è salato". 

"Cosa? La vita è cara?" domandò la trota...

"No, no, mi riferisco all'acqua " spiegò l'anguilla. 

La presente storiella può comprovare che non è saggio esprimere dei giudizi estetici in modo esplicito. E' anche vero che non bisogna illudere gli altri; sta di fatto però anche il nostro parere è relativo. 

"Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere". Emily Dickinson 

" Più sono vuote le teste, più sono lunghe le lingue". Bruce Lee 

Chi non si sa elevare oltre il chiacchiericcio e il pettegolezzo rimarrà per sempre confinato nella sua piccolezza, e nella sua mediocrità. 

Quindi cerchiamo di elevare la nostra purezza d'animo e non dimentichiamo mai questi insegnamenti...

 "Una società formata da uomini mediocri non sarà mai una società di valore"!




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