MI VOGLIO BENE di Francesco Bricolo
Vivere in armonia con noi stessi e con gli altri
Francesco Bricolo nato a Verona, ha alle spalle oltre vent'anni di esperienza clinica, come medico, psichiatra e psicoterapista nel servizio sanitario pubblico, nell'ambito delle tossicodipendenze. Autore di numerose pubblicazioni sia in ambito culturale che più strettamente scientifico, è stimato e ricercato come formatore e divulgatore. Avendo studiato a fondo la relazione tra salute fisica e salute mentale sia dal punto di vista filosofico che medico-psicologico, propone percorsi formativi che mettono al centro l'unità della persona umana come corpo-mente-spirito.
Sono molteplici i meriti che vanno riconosciuti a questo nuovo libro: "Mi voglio bene" (Sugarco Edizioni) di Francesco Bricolo, uno è l'aver avuto il coraggio di affrontare il tema della cura di sé e del volersi bene, argomento super inflazionato e oramai dominato dagli approcci olistici orientali che stanno spopolando. Il rischio di diventare da subito un ago in un pagliaio è davvero forte. L'essere riuscito a mantenere un linguaggio semplice, pratico, diretto, asciutto anche quando abilmente sonda i meandri psicologici, filosofici e spirituali della persona umana, non è davvero poca cosa. Forse però il vero x factor di queste pagine sta nel non cedere mai alla tentazione di "offrire" un piatto pronto da mangiare. Soluzioni facili e certe ai problemi della vita sono sempre un inganno, chiunque le proponga. Qui c'è posto per chi voglia "sporcarsi" le mani...
La prima parte "destruens, demolire" prevede sei capitoli: 1. San Giovanni Paolo II: la scissione. 2) Karl Jaspers: noi e il limite. 3) Karl Popper : doxa vs episteme. 4) Julian Jaynes: la coscienza. 5) Sigmund Freud: nevrosi e pornografia. 6) Massimo Recalcati: la sentenza cinica di Freud.
La seconda parte "construens, costruire" è così articolata: 7) John Bowlby: l'attaccamento. 8) Jay Giedd: la maturazione cerebrale. 9) Saul Rosenzweig: la psicoterapia. 10) Santa Edith Stein: empatia-compassione-carità. 11) Santa Maria Crocifissa: l'immaginazione. 12) San Giovanni Calabria: patrono delle 40 ore.
La terza parte "Non ci sono atei in trincea" è composta da un unico capitolo conclusivo: I miei tre angeli custodi.
Il nostro organismo è dotato di un sistema di guarigione altamente sofisticato e, più noi conosciamo i dettagli di questa guarigione, più possiamo aiutarla. Quando una persona è colpita da un trauma psichico si attiva giungendo a superare il momento di difficoltà.
I pensieri negativi devono essere passeggeri e lasciare rapidamente il vostro spirito: considerateli come dei "viaggiatori sconosciuti"; in questo modo non faranno del male a nessuno. Una semplice regola da seguire (ma molto importante ) che insegna il grande Maestro Peter Deunov è questa: Se in voi fanno ingresso dei pensieri negativi che poi iniziano anche a tormentarvi (possono essere ugualmente emozioni sgradevoli) è importante affrontarli, iniziando ad esaminarli tranquillamente, con meticolosità, come farebbe un sapiente che studia dei fenomeni, con la logica e l'analisi, fino a quando non arriverete a essere convinti della loro inutilità e della loro nocività. Quando l'essere umano diverrà capace di questo avrà raggiunto qualcosa di veramente importante. Ricordiamoci sempre che il vero BENE, non porterà mai a risultati negativi.
"Fortunatamente la psiche umana, come le ossa, è fortemente incline all'autoguarigione. Il lavoro dello psicoterapeuta, come quello del chirurgo ortopedico, è di fornire quelle condizioni in cui l'autoguarigione possa meglio avvenire" John Bowldy
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