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mercoledì 9 maggio 2018

LETTERATURA - ROMANZO STORICO

IL MAESTRO DELLA LUCE di GONZALO GINER 


Gonzalo Giner si afferma nel panorama letterario con "Il guaritore di cavalli" (2008). Tradotto in molti Paesi, in Italia è stato pubblicato da Salani e Mondadori. Il maestro della luce, il suo ultimo romanzo, è stato un best seller in Spagna. 

"Il Maestro della Luce" Edizioni SEM  è un romanzo ispirato a un uomo Hugo de Covarrubias (il protagonista) che rinuncia alla vita che suo padre ha pensato per lui e le sue ricchezze. Rinuncia a tutto, lascia la famiglia e la sua compagna per avventurarsi in un mondo nuovo, alla scoperta dell'Africa. Salpa verso Terranova su una baleniera basca dove conosce Azerwan ed insieme avviano una florida attività di vendita di sale in Tunisia. 
Il sale nel Medioevo costituì un'immensa fonte di ricchezza per i paesi che lo possedevano. Quelle ricchezze che appaiono nel romanzo si trovano in Tunisia e sono diventate una delle principali attrazioni turistiche del paese: mi riferisco a quelle del lago del Jerid, l'enorme lago salto che occupa una parte importante del deserto tunisino e alla cui estremità meridionale Hugo e Azerwan impiantano la loro attività di estrazione. Il deserto, il sale e le leggende che ci racconta Azerwan sono evocazioni di un'epoca romantica che fu possibile vivere nel nord Africa: un'epoca attraversata da lunghissime carovane di cammelli che percorrevano il deserto in tutte le direzioni, e simboleggiata dalla gente di quelle zone che lottava contro le peggiori condizioni che un uomo possa arrivare a conoscere sul nostro pianeta. 
Azerwan non insegnerà un mestiere a Hugo, ma sarà un "maestro di vita" Sarà lui a far venir fuori le sue migliori capacità e a guidarlo sulla strada migliore per realizzare i propri sogni. E' un'anima libera, la cui sensibilità e personalità fanno un essere speciale, unico. Ma il commercio verrà interrotto da una sanguinosa vendetta... 

Dopo tale esperienza, Hugo si avventura verso una nuova esperienza poiché è costretto a fuggire ancora... Si ritrova insieme ad una bellissima ragazza di Timbuctù, e uno strabiliante falco, alla ricerca della realizzazione del suo vero destino: imparare l'arte del vetro, nel momento storico in cui le cattedrali diventano "finestre del cielo". 

Diventa apprendista a Bruges, dove già vive il fratellastro. La sua maestria da vetraio lo porterà nelle cattedrali delle città più dinamiche del tempo: Anversa, Lovanio, quindi Parigi e Colonia, per poi tornare di nuovo a Burgos, dove la regina Isabella di Castiglia gli chiede di realizzare il capolavoro di una vita: le vetrate della Certosa di Miraflores. 

In questo romanzo sono presenti personaggi storici come Hendrik van Diependaal e Niclaes Rombouts, che in quel periodo ebbero un'importanza fondamentale nella transizione da uno stile all'altro degli artisti europei del vetro. 

Le vetrate in questo romanzo vogliono rappresentare le "finestre del cielo" la comunicazione tra la divinità e l'uomo. Sono lo splendore della Verità. Furono ideate come strumento dottrinale per il popolo che non sapeva leggere, sono vere e proprie "bibbie di vetro". L'affascinante mondo delle vetrate non può essere compreso senza ricordare perché  furono realizzate. Le vetrate rappresentano la Luce che illumina l'animo umano, esse sono un'anticipazione della luce divina.  


Da una sponda all'altra della terra, da un'avventura a un'altra, questa è la storia di un uomo che diventa un artista sublime, in grado di plasmare con la sua arte "la luce" e di trasmetterla e donarla instancabilmente agli altri.  Anna A. 




  




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