LA ROTTA DELLA FELICITA' di Romana Brunetti
Romana Brunetti nasce a Castagnole Piemonte (TO) nel 1949. Con il racconto "La Rotta della felicità" è l'esordio come autrice, ma la ricchezza della sua storia di vita a seguito di molteplici viaggi effettuati in più parti del mondo le ha consentito di arricchirsi di esperienze e vivere emozioni condivise con la rete amicale.
"La Rotta della Felicità" (Effatà Editrice) è un racconto scritto con il cuore, tratta il tema dell'amore, un sentimento profondo, un bene unico e immensamente universale.
Nell'amore di coppia, inteso come relazione significativa, l'individuo investe tutto se stesso, vede sé e l'altro proiettato nel tempo futuro, fantastica méte ed obiettivi a volte magnifici anche se possono sembrare paradossali.... ma credere nell'amore spesso diventa un investimento completo oltre al sogno che si spera e si avvera, esso rafforza l'individuo sino al punto di unirsi in una sinergia affettiva.
Nel racconto l'autrice riesce a trasferire "nero su bianco" le sue emozioni, e cerca di trasmetterle con amore ad ogni lettore.
La vera felicità proviene da un senso di pace ed appagamento interiore che a sua volta si ottiene coltivando l'altruismo, l'amore, la comprensione, la dedizione, allontanando dalla nostra mente l'egoismo, il rancore, l'avidità e l'invidia.
La felicità è reale e raggiungibile solo quando è condivisa altrimenti si rimane nella insoddisfazione e depressione totale.
Il racconto "La rotta della Felicità" tratta due storie, due contesti, due periodi diversi ma nell'insieme legati da un unico sentimento: l' AMORE.
"Il riferimento è a due aree geografiche diverse, Caracas e Francia, due luoghi lontani ma con un tema comune che li avvicina, all'interno del quale la ricerca della felicità intesa come "amore" è il filo conduttore attraverso cui l'autrice riesce a far vivere emozioni, pensieri, condivisioni ed aspettative attraverso piccoli grandi segreti, ci si lega fantasiosamente alla pianificazione del futuro, all'interno del quale sentimenti, contesti e personaggi diventano un tutt'uno". Pietro Tranchitella (Psicologo)
Il racconto è intrigante e disarmante, un racconto che affascina e travolge ogni lettore e lo conduce verso nuovi orizzonti, privi di sofferenze e malesseri interiori, quello che risveglia la "fiammella" interiore per sé stessi e per gli altri e conduce all'unica destinazione quella della felicità e della realizzazione.
E come ci insegna Omraam M. Aivanhov:
"Non vi chiedo di credermi o di seguirmi ciecamente. No! Aprite gli occhi e vedrete dove siamo noi e dove sono gli altri. Avete in voi degli strumenti che vi riveleranno la verità; liberateli, date loro la possibilità di "funzionare", fate piazza pulita delle impurità, delle vecchie abitudini."
Confidate in voi, siate propositivi verso voi stessi e gli altri, così il mondo intero, vi donerà ciò che veramente desiderate. Siate "finestre" di luce e illuminate tutto ciò che vi circonda. Condividete il vostro amore...senza aspettative (questo è il vero amore). Riflettete l'amore che possedete, e non siate "avari" ad esprimere i propri sentimenti (ovviamente quelli puri e trasparenti).
La vita è bella così com'è, con i suoi alti e bassi, non per questo bisogna allentarsi agli ostacoli, ma orientare la propria "rotta" verso il bene e tutto ciò che ci fa stare bene.
Per focalizzare bene "la rotta" bisogna proiettare le "onde" verso la giusta direzione, devono essere il riflesso della nostra anima, in equilibrio e sintonia con la propria realtà.
Osservando in tal modo, esternando e condividendo i propri valori, diventeremo "Esseri Altamente Evoluti" in grado di "contagiare" (in positivo) le persone che incontreremo sul nostro cammino.
Goethe amava chiedersi continuamente:"Quando si è davvero felici?. E la risposta gli arrivava non sempre semplice ma per certi versi netta: si è felici quando si vuole rivivere la vita nella sua totalità e nella sua interezza. Egli infatti affermava: La personalità è la felicità più alta. La più bella felicità dell'uomo pensante è di aver esplorato l'esplorabile e di venerare tranquillamente l'inesplorabile".
L'anima pura è la più solida base su cui edificare la propria vita essa rappresenta il luogo dove maturano i frutti più belli: l'amore, la comprensione, la bontà, la serenità, la pace, la dolcezza ecc..., senza di essa la vita non ha senso, non ha dimensione, rimane sterile e priva di valori!
Anna A.
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