DI COSA PARLIAMO? Matteo Rizzato
I Livelli Dinamici di Comunicazione
Matteo Rizzato è ricercatore (PhD)e docente, formatore da oltre 10 anni per aziende di livello internazionale sui temi dell'intelligenza
emotiva, le neuroscienze e della comunicazione empatica. E' autore insieme a Davide Donelli di "Io sono il tuo Specchio" e di pubblicazioni scientifiche che si concentrano sull'empatia, le neuroscienze e la psicologia comportamentale. Svolge da anni docenze in diverse Università italiane: Udine, Milano, Roma, Parma e Venezia.
"Di Cosa Parliamo?" (Edizioni Amrita) è un testo che insegna l'arte della comunicazione empatica, come si può comunicare in modo efficace, chiaro e coerente con il proprio stato d'animo.
La comunicazione umana, è caratterizzata da un sistema complesso codificato, il linguaggio verbale, che racchiude in sé elementi dai tratti affascinanti.
In questo libro sono descritti i quattro piani che rappresentano i quattro livelli dinamici di comunicazione che transitano tra gli interlocutori attraverso le informazioni. Questo incessante viaggio di informazioni è dinamico perché mutevole, infatti parte dal primo livello, quello delle cose, per poi salire al livello dinamico delle persone e delle loro caratteristiche. Il terzo livello dinamico riguarda il grande mare delle emozioni ed infine vi è il quarto livello dinamico, a cui appartiene la comunicazione che riesce addirittura a stimolare il miglioramento personale, a operare delle vere e proprie trasformazioni in noi e negli altri.
Ogni persona, in ogni dato momento, sta comunicando ad un livello dinamico preciso, e lo fa quasi sempre senza rendersene conto. Se comprendiamo il nostro modo di comunicare possiamo orientare anche la direzione della nostra vita poiché tendiamo ad essere quello che comunichiamo.
Il livello comunicativo nel quale ci collochiamo è direttamente legato anche al nostro processo di sviluppo intellettuale, di autoconsapevolezza e di autoconoscenza. Padroneggiando i livelli dinamici di comunicazione esposti in questo libro aumenterete la vostra capacità di osservazione degli altri e anche il vostro grado di tolleranza nell'ascoltare argomentazioni che vi interessano meno, e potreste anche far sentire meglio gli altri e voi stessi, individuando con maggiore precisione tra i mille imput quelli davvero utili al contesto di riferimento.
Parlare delle persone non è una cosa semplice e va fatta con cura, altrimenti non ne risulterà una comunicazione "pulita". Quando parliamo al secondo livello dinamico dobbiamo fare attenzione e non banalizzare mai: il rispetto per gli altri deve essere la nostra stella polare ogniqualvolta iniziamo a parlare di persone. La comunicazione di secondo livello dinamico punta ad acquisire informazioni di qualità sui caratteri delle persone, selezionando opinioni sempre più qualificate sul comportamento altrui e proprio.
Il terzo livello dinamico di comunicazione: le emozioni sono formate dall' empatia e la comprensione. Le persone fanno sempre fatica a parlare delle loro emozioni. La comunicazione di questo livello è infatti orientata verso la nostra emotività e la sua comprensione, la capacità di gestirla (Intelligenza Emotiva) anche nelle situazioni più difficili.
Una dote dell' intelligenza emotiva consiste nel saper "agganciare" il livello di comunicazione dell'altro migliorando così in gran misura la qualità della nostra vita.
Il quarto livello dinamico di comunicazione: la trasformazione evolutiva. Finché le persone identificano la felicità con il possesso di denaro, sono destinate a non raggiungerla mai. La comunicazione di quarto livello dinamico trasforma le persone, le rende migliori rispetto a prima, accende dei fari dove non c'erano, essa infatti può cambiare per sempre il nostro modo di pensare, di agire, di rapportarci agli altri. Addirittura può cambiare il nostro carattere.
La saggezza popolare è quasi totalmente una comunicazione di quarto livello dinamico, poiché la comunicazione è già in evoluzione e trasformazione.
Parlare infatti non significa comunicare. C'è una bella differenza tra parlare e comunicare soprattutto in questa società moderna, tecnologicamente avanzata, l'evoluzione tecnologica anche se ha contribuito ad aumentare le informazioni e le connessioni virtuali, paradossalmente ha penalizzato i rapporti umani.
Perché come dice Paulo Coelho, possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo, ma niente,
assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell’essere umano.
Comunicare efficacemente significa soprattutto sintonizzarsi emotivamente con gli altri, guardarsi negli occhi e saper ascoltare gli stati d'animo e le opinioni anche se divergenti.
"La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento di anima".
Henri Bergson
Una comunicazione efficace è fatta dal 20% di ciò che sai e dal 80% di ciò che provi rispetto a ciò che sai Jim Rohn
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