ROMPERE LE CATENE di Phyllis Krystal
Per abbattere il muro della timidezza, delle insicurezze e dei tabù che ci impediscono di vivere liberamente
L'autrice, una psicoterapista inglese, ha scritto questo libro su invito
diretto del maestro spirituale Sri Sathya Sai Babà che ha conosciuto
personalmente e di cui ha seguito per decenni gli insegnamenti.
"Rompere le catene" (Edizioni Om) è un facile manuale che fornisce la guida necessaria per utilizzare le
tecniche di visualizzazione che insegnano come imparare a liberarci dalle catene, da vecchie situazioni, vecchi schemi comportamentali, vecchie
abitudini.
Quando impariamo a collegarci con "l' Alta Consapevolezza", o
Vero Sé, siamo anche in grado di lasciare andare il passato e permettere
a noi stessi di vivere un nuovo e brillante futuro.
Questo libro ti propone una serie di esercizi che ti consentono di modificare radicalmente il tuo modo di affrontare la vita, vincendo innanzitutto la schiavitù imposta dai condizionamenti negativi che ti porti dietro dall’infanzia.
Phyllis, che ha ideato personalmente le varie tecniche presentate nel
libro, crede nella forza positiva delle sedute di visualizzazione,
nell’influenza benefica dei riti, condotti in un’atmosfera tranquilla ed
emotivamente coinvolgente, e dei simboli visti nel ruolo di efficaci
trasmettitori di messaggi positivi al nostro inconscio.
L'obiettivo di questo libro è quello di offrire un metodo pratico e semplice per diventare persone indipendenti e complete, capaci di affidarsi esclusivamente alla fonte interiore di sicurezza e saggezza, disponibile a chiunque ne cerchi l'aiuto.
Questa fonte di saggezza è sempre disponibile, ma non interferisce nella nostra vita né va contro la nostra volontà se non siamo noi a chiederglielo.
La chiave che apre la porta della gabbia in cui ci troviamo imprigionati si trova solo nella gabbia stessa, che a sua volta è collocata nel mondo in cui viviamo. La via per trovare la chiave sta nello scavare in profondità dentro di noi per scoprire a quali punti delle sbarre ci aggrappiamo, e quindi a quali cose, persone o convinzioni siamo più legati.
Quando un essere umano è disposto a crescere nella consapevolezza per entrare in contatto con la fonte interiore di saggezza e guarigione, il suo lavoro, qualunque esso sia, si affina e si rafforza sicuramente, perché si eleva oltre il dominio dell'ego.
Le prime catene sono quelle formatesi durante l'infanzia nei confronti dei genitori (o tutori), parenti stretti, fratelli, insegnanti, amici e chiunque altro contribuisca a influenzare o programmare il bambino. Successivamente si formano vincoli che legano ad amici, amanti, coniugi, altri membri della famiglia, figli, o chiunque altro a cui ci affidiamo per ricevere sicurezza, siano esse persone viventi o già morte. Altre catene sono rappresentate dal desiderio del cibo, alcool, droghe, denaro, gioielli, abiti, case, automobili, potere, condizione sociale, istruzione e successo; e per ultimo, c'è il legame con la vita stessa, che crea in moltissime persone il terrore di morire.
Abbiamo osservato spesso che quando una persona è riuscita davvero a spezzare queste catene durante la sua vita terrena, la morte le appare come un evento semplice che non fa paura. Perciò, si può capire come questo lavoro sia un processo continuo, in cui una persona può riuscire a raggiungere qualsiasi obiettivo nell'abbandono dei propri legami. Se si affronta tutto il processo completo, si riesce ad abbandonare ogni desiderio e, quindi, si potrà raggiungere la concreta libertà necessaria ad affrontare i propri problemi, per migliorare la propria situazione e i propri rapporti e per vivere una vita più soddisfacente.
Le catene sono corde che ci tengono legate verso la sofferenza, liberarsi dalle catene vuol dire tornare a vivere in maniera spontanea e virtuosa rispettando e valorizzando anche la libertà degli altri. Anna A.
"L'uomo è nato libero, ma dovunque è in catene". Jean Jacques Rousseau
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