NET- PARADE AWARD

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venerdì 9 luglio 2021

PSICOLOGIA - GUIDE PER GENITORI ED EDUCATORI

 INSEGNARE AI BAMBINI LA FIDUCIA IN SE STESSI  di Soline Bourdeverre- Veyssiere

CON 38 ESERCIZI PRATICI 

 

Soline Bourdeverre-Veyssiere è insegnante, mamma di due bambini e autrice del blog "S’éveiller et s’épanouir de manière raisonnée", seguito da oltre 100.000 utenti.

Ipersensibile e animata da una grande passione, condivide con educatori e genitori le sue scoperte, le sue esperienze e quello che ha imparato sull’accompagnamento rispettoso del bambino.

"INSEGNARE AI BAMBINI LA FIDUCIA IN SE STESSI" Edizioni Il Punto D'Incontro  offre 38 strumenti concreti e divertenti, accompagnati da attività semplici e pratiche per coltivare la fiducia in sé e sviluppare le risorse già esistenti nei nostri figli. 

Comprendere e indirizzare sono le parole d'ordine di questo libro dove si possono trovare suggerimenti, spunti di riflessione, feedback e altro ancora.

Per difendere le diverse sfere che ruotano attorno alla fiducia in se stessi  bisogna capire cos'è l'autostima, la conoscenza di sé, l'autoconsapevolezza e il significato dell'amore di sé. L'amore è il primo "alimento" del bambino che deve ricevere sin dalla nascita e per tutta la vita. Gli obiettivi di questo libro sono proprio questi: insegnare e trasmettere l'amore incondizionato; educare con empatia e dolcezza per crescere figli fiduciosi e rispettosi. Per affinare la consapevolezza di sé e la fiducia, il bambino deve sentire di essere riconosciuto, rispettato, compreso, circondato. Ciò richiede la dolcezza dei nostri gesti e le nostre parole.

L'autostima comprende tre elementi: l'amore di sé (consapevolezza del proprio valore), l'autoimmagine (sguardo interiore che rivolgiamo a noi stessi) e la fiducia in se stessi. L'autostima è un concetto che dovrebbe davvero essere centrale nella nostra vita. In effetti, un essere umano non può "costruirsi" in modo equilibrato se non ha una buona autostima. Autostima e fiducia in sé sono intrinsecamente collegate. E ahimé le confondiamo spesso. L'autostima in realtà include la fiducia in sé. Quest'ultima riguarda le nostre azioni e i nostri comportamenti, l'autostima è un processo interiore che va sviluppato e alimentato quotidianamente, soprattutto nei primi anni di vita.

Il carburante per alimentare la fiducia del nostro bambino è sicuramente l'amore. Per costruire la fiducia in se stesso, il bambino ha bisogno di genitori autentici e non perfetti (la perfezione non esiste). Essere genitori vuol dire essere preda di interrogativi, mettersi molto spesso in discussione, è un impegno con determinati doveri. Una delle missioni principali è quella di riempire il "serbatoio emotivo" del bambino e, per farlo, il nostro deve essere pieno! 

Quando ci si rivolge a un bambino è importante non ricondurre tutto a se stessi, alla propria storia, alla propria esperienza. Meglio non esprimersi con alcune frasi come queste...Ai miei tempi...; Alla mia epoca...; Al posto tuo...; Te l'avevo detto... Il bambino ha una sua personalità, un'esistenza consolidata, un potenziale e dei gusti personali, pertanto bisogna aiutarlo nella formazione di sicurezza e di autostima senza supposizioni "lagnose" e deleterie che possono penalizzare sia la sicurezza che la crescita interiore.

Thomas d'Ansembourg infatti afferma proprio questo concetto: "Pazienza, intelligenza emotiva, benevolenza, tutto ciò viene appreso, perfezionato e sviluppato come la maggior parte delle nostre altre facoltà... "

Affinché un bambino si fidi di sé, deve prima avere fiducia nella sua figura di attaccamento, cioè nell'adulto che è il suo "riferimento". Mostrando ai bambini l'amore, il rispetto e la fiducia, cresceranno amorevoli e fiduciosi verso se stessi e verso gli altri. Bisogna vivere con esempi costruttivi e formativi e inevitabilmente l'esempio si proietterà come un faro di luce che illuminerà il percorso evolutivo del bambino poiché  il potere dei neuroni a specchio insieme ad altri fattori, entrerà in gioco...

Il gioco è il primo passo per il bambino, il modo più diretto di connettersi alla vita quotidiana, a se stesso e al mondo che lo circonda.  Per il bambino il gioco libero è una necessità, una predisposizione, un'inclinazione, spesso è un imperativo. 

Bisogna giocare con i bambini con un linguaggio semplice e rassicurante, l'espressione del linguaggio infatti, ha la sua importanza. Il gioco, infatti,  è il linguaggio universale di ricchezza infinita e il nostro lavoro come educatori consiste proprio in questo:  sviluppare il suo capitale di fiducia. Il bambino che ha fiducia in se stesso impara più velocemente e meglio. La fiducia in se stessi plasma la vita, per cui costruirla è un lavoro quotidiano.  

I bambini sono come spugne percepiscono e "assorbono" tutto ciò che vivono... e come affermava Dorothy Law Nolte... "Se un bambino vive nella critica impara a condannare; se vive nell'ostilità impara ad aggredire; se un bambino vive nell'ironia impara ad essere timido; se vive nella vergogna impara ad essere colpevole; se vive nella tolleranza impara ad essere paziente; se vive nell'incoraggiamento impara ad avere FIDUCIA; se vive nella lealtà impara la giustizia; se vive nella disponibilità impara ad avere fede; se vive nell'approvazione impara ad accettarsi; se un bambino vive nell'accettazione e nell'amicizia impara a trovare l'amore nel mondo".

Il nostro ruolo di "accompagnatori" sta quindi nel guidare il bambino su questa strada con amore e comprensione, queste sono le chiavi necessarie che aiuteranno ad affrontare le problematiche future nella sua vita e farà emergere la sua unicità nel mondo. 

Ai bambini deve essere insegnato come pensare, non cosa pensare. In pratica bisogna incentrare ogni approccio col piccolo sull'empatia, la comprensione, la pazienza e tanto amore.  

Non è la ragione che guida il mondo, sono le emozioni. Le emozioni non sono solo il sale dell'esistenza, ma anche la sua essenza. E non sono mai pericolose. Tutto sta nell'imparare a conoscerle, riconoscerle, accettarle e viverle. La fiducia non è qualcosa che si ha o non si ha. Si coltiva strato dopo strato. La nutrono attaccamento ed esplorazioni.

"La misura dell'amore è amare senza misura" Sant'Agostino 




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