PICCOLO DIZIONARIO D'AMORE di Piero Gribaudi
Piero Gribaudi, scrittore, editore e bibliofilo, vive ed opera a Torino. Ha scritto decine di libri, spaziando fra pensieri spirituali, miscellanee di testi cristiani e narrativa. Con Effatà Editrice ha pubblicato Fiabe della Notte Santa e Bimbi di Vangelo, Fiabe.
"Piccolo Dizionario D'Amore" (Edizioni Effatà)è una raccolta di pensieri d'amore frutto di una riflessione libera e matura di un autore noto per la sua freschezza e la sua sensibilità. Sono pagine che lasciano il segno nel cuore di ogni lettore poiché stimolano la mente e rappresentano un breve ma intenso percorso verso la comprensione più profonda dell'animo umano. I modi dell'amore sono infiniti...il primo è l'ascolto, nel silenzio; la presenza, nel rispetto; l'opera nei fatti... Tenerezza, generosità, garbo, grazia, consiglio, rifugio, favore, e le cento e cento fioriture d'amore non sono che varianti di tutte le espressioni dell'amore.
L'amore vede lontano, però il tempo può essere amico o nemico dell'amore, l'amore a distanza non sempre vede lontano...L'amore deve essere costante, presente poiché ha bisogno di cure e di attenzioni. In ogni caso bisogna quotidianamente alimentarlo, proteggerlo, curarlo come un giardino. Saper amare è un'arte. L'amore vero offre la sua pienezza, è appassionato, ai limiti della ragionevolezza. Ti colma di sé...
L'amore purissimo e trasparente, è solo quello perfetto, di cui ogni amore umano non è che una forma. E poiché l'amore umano ha delle scorie, potremmo dire, per paradosso, che amare è prima di tutto purificare l'amore. L'amore è meraviglia, è dolcezza interiore, è un'intesa perfetta un'unione di anime che si elevano reciprocamente. Ogni meraviglia genera amore... Meraviglia ed amore corrono a braccetto per le strade del cielo e della terra, del pensiero e degli affetti, della riflessione e comprensione. Tutto è trasparente e puro quando le anime vivono in simbiosi e in perfetta armonia tra di loro.
Quando l'amore si rende visibile e palpabile, quando l'approdo è vicino, può anche ammainare le emozioni sostituendo ad esse un sentire più diffuso e insieme più netto che si chiama "l'opera di Dio". Allora le emozioni vanno accuratamente ripiegate e trasmesse ad altri come primo impulso per nuove partenze, così che il mare continui a popolarsi di ali bianche, di sorrisi e speranze.
Le parole e i gesti d'amore vanno dimostrati e condivisi, devono diventare abitudini e manifestazioni semplici della nostra "suprema libertà". Nessun vocabolario esaurirà mai la ricchezza delle parole e dei gesti d'amore che avvolgono il mondo. Ognuno di noi è questo vocabolario...Basta decidersi ad aprirlo...e a praticarlo...il resto poi verrà da sé....!
Anna A.
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