I BAMBINI AUTISTICI di Lorna Wing
Una guida per i genitori
Lorna Wing è stata una psichiatra britannica, pioniera degli studi sull'autismo.
"I Bambini autistici" (Armando Editori) è un'opera nata soprattutto da una costante e prolungata collaborazione dell'autrice con gruppi di genitori autistici, ma è anche utile per gli operatori sanitari, assistenziali e scolastici che hanno contatto con portatori di questa patologia.
La prima parte del volume è dedicata alla descrizione e all'analisi del comportamento dei bambini autistici, con riferimento sia alla sua evoluzione attraverso il tempo, sia alle componenti cognitive, sensoriali ed emotive sottese alle difficoltà che si manifestano nel comportamento globale.
La seconda parte affronta i molteplici problemi che i genitori devono risolvere ogni giorno, a livello di gestione e di educazione. A conclusione, l'autrice, dopo aver analizzato le difficoltà di organizzazione della vita quotidiana nel nucleo familiare dell'autistico (offrendo preziosi suggerimenti operativi), si sofferma poi sulle strutture assistenziali ed educative disponibili, precisando quale sia, o debba essere, il ruolo delle associazioni di genitori per promuovere un più adeguato sviluppo dei servizi e una presa di coscienza del problema a livello di opinione pubblica.
L'autismo è una condizione che comincia nella primissima o prima infanzia. Si verifica con la stessa frequenza con cui si ha una sordità totale, e più spesso di quanto si abbia una totale cecità. Alcuni bambini che divengono successivamente autistici sembrano avere uno sviluppo normale per un certo periodo, e i genitori non notano nulla di fuori del comune prima che il figlio abbia uno o due anni.
Dai due ai cinque anni la fase del comportamento autistico appare più evidente. I cambiamenti più rilevanti si hanno di solito a livello emotivo e sociale.
Gli obiettivi dell'educazione
E' più probabile che l'educazione (impartita sia a casa che a scuola) abbia buon esito se si limita a obiettivi realistici. Gli obiettivi dell'educazione si possono sintetizzare in quattro punti.
Il primo è aiutare il bambino a diventare un membro accettabile della società, in modo che possa vivere con la sua famiglia o in qualunque altra situazione sociale. Il secondo è insegnargli a compensare i suoi handicaps, mostrargli tutte le possibilità di riuscita che gli sono concesse, aiutandolo a sviluppare al massimo le sue potenzialità in modo che non si lasci frustrare dalle cose che non sa fare. Il terzo, collegato al precedente, è educarlo in modo che possa trovare un lavoro (protetto o no) e un ruolo concreto nella sua vita di adulto.
L'ultimo, ma certo non il meno importante, è aiutare il bambino ad aumentare la sua comprensione della realtà, a creare un certo ordine nel caos, in modo che possa trarre un qualche piacere o soddisfazione dalla vita. Anna A.
Ci vuole un villaggio per crescere un bambino. Ci vuole un bambino con autismo per elevare la coscienza del paese. (Elaine Hall)
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