IL CODICE SEGRETO DELL'AMORE di Raffaele Renna
L'utopia del partner ideale
Raffaele Renna è docente di Disegno e Storia dell'Arte al Liceo scientifico "Banzi" di Lecce, laureato in Psicopedagogia, specializzato e già insegnante di sostegno agli alunni in difficoltà, diplomato in pittura alla Statale d'Arte di Lecce, autore del libro: "Perché ci innamoriamo" (una ricerca sul colpo di fulmine), edito da "ll Punto D'Incontro" (2004), per il quale ha avuto tre recensioni su RAI 2 ed è stato ospite sul palco del "Maurizio Costanzo Show". Articoli sullo studio sono pubblicati sulla rivista "La Macchina del Tempo" e sul mensile di psicologia "Psychologies Magazine". Numerosi sono i suoi interventi in trasmissioni TV e radiofoniche. E' anche astrofilo e divulgatore scientifico di astonomia e come musicista e compositore ha vinto il "Premio Rino Gaetano per autori", di Rai Uno (1998).
"Il Codice Segreto dell'Amore" (Edizioni Psiconline) può essere considerato un manuale dell'Amore, da consultare e rileggere negli anni. Lo studio si rivolge a tutti, (anche se la nostra cultura rovina e rinvia ancora la festa dell'amore) per far sì che nella dimensione della coppia esistano gli "ingredienti" di base e la volontà reciproca per un duraturo rapporto così da passare al progetto di vita insieme.
Ci innamoriamo tutti di un modello ideale di partner (e di bellezza) che nasce con noi, in quanto parte del programma genetico, all'interno di una personale visione che proiettiamo continuamente nel mondo. Ognuno ha il suo modello... e ognuno sogna il proprio partner come "modello perfetto" (cosa assolutamente impossibile da esistere), infatti l'amore non è mai come quello sognato ma sappiamo tutti che sognare si può e fa bene poiché focalizza l'attenzione verso una nuova proiezione.
Conoscere le radici nascoste dell'innamoramento è importante per: poter prevenire le cocenti e talvolta infauste delusioni d'amore, ovvero evitare angosciosi pentimenti da cui non si può tornare indietro; poter vivere il più intensamente possibile e apprezzare il rapporto di coppia; non attribuire sempre e comunque al proprio partner (ma anche a se stessi) la responsabilità di un'eventuale rottura della storia d'amore e covare di conseguenza sentimenti di odio che, a ben vedere, non hanno motivo di esserci.
La realtà è una costruzione della nostra mente, come ebbero anche a dire Kant e Shopenhauer. Noi guardiamo tutto e tutti proiettando il nostro sé ideale, perché siamo alla continua e inconscia ricerca di se stessi negli altri. Proprio in questo narcisismo si esplica, si rinnova e si rigenera l'energia dell'innamoramento su qualsiasi cosa del mondo che sia oggetto del nostro interesse.
La nostra società è sempre più fondata sul valore assoluto del denaro, dei beni materiali e sul principio del piacere "a tutti i costi e subito", dove comprendere i fenomeni è peraltro una perdita di tempo. Chi ne subisce le spese è la coppia e l'istituzione famiglia, quel nucleo vitale per la società in cui spesso manca un progetto.
Il vero amore va oltre il valore monetario, va oltre l'utilitarismo dello scambio delle ricompense e del "non fare agli altri quel che non vuoi sia fatto a te", ma è un VALORE in cui non si chiede, ma semplicemente si dà. E' irrevocabile, non negoziabile, globale e globalizzante.
L'Amore con la "A" maiuscola, inoltre, è quella spinta che presuppone un livello di saggezza e un livello di identificazione con tutto il creato piuttosto alti, quella che non si aspetta niente in cambio di qualcosa dato, quella che tutti potenzialmente possediamo e che spesso ignoriamo. La saggezza dell'anima è l'unica vera fonte d'amore che arricchisce ed eleva l'essere umano in una dimensione superiore poiché è la vera fonte che si potrà attingere all'infinito verso il proprio benessere esistenziale.
La tendenza diffusa è quella di pensare che nasciamo con un disco vuoto e una straordinaria "macchina" chiamata cervello e che quello che diventiamo nel tempo dipende esclusivamente da ciò che l'ambiente ci trasmette.
Allan Snyder (direttore del Center for Mind University of Sidney) a tal proposito è molto chiaro: "Per poterci muovere in questo mondo complesso abbiamo modelli del mondo che conosciamo già e che io chiamo Mind's Setting. Noi vediamo il mondo attraverso questi modelli mentali. Ciò ci semplifica le cose.
I leggeri cambiamenti che avvengono nella vita non hanno molta importanza. Non ce ne accorgiamo perché proiettiamo esternamente ciò che ci attendiamo di trovare".
Per chiarire ulteriormente, intendo dire che dopo i primi vent'anni di vita, siamo sostanzialmente ciò che l'ambiente ha voluto e deciso per noi, spesso (ahinoi!) castigando le vere inclinazioni di cui madre natura ci ha dotato. E' solo con il processo di individuazione, teorizzato da Jung, che si avvia la vera ricerca di sé e lo "svestimento" graduale del plagio di partenza.
L'idea del mondo, dunque, intesa come quel grande bagaglio di archetipi, predisposizioni, immagini e simboli che si trovano nel vulcano creativo che è la nostra profondità psichica, non deve essere stravolta ma solo aiutata a venire fuori dall'educazione. Noi tutti possediamo già geneticamente tutti gli archetipi, compresi quelli del bene e del male, secondo una combinazione così complessa ed eterogenea che è unica al mondo.
Jung, nella conferenza sulla "trasformazione della personalità nel senso dell'ampliamento" (dal libro "Sul Rinascere") afferma: "Dobbiamo comprendere che ciò accade solo perché in noi qualcosa corrisponde ad essa e le si muove incontro". In effetti ciò che percepiamo della realtà è il risultato di una filtrazione che avviene a livello sinaptico e psicologico tra ciò che arriva ai nostri sensi e ciò che ci attendiamo di percepire.
In conclusione possiamo affermare...
Non esiste un partner ideale e perfetto, (quello rimane lì nelle favole...); ma si può raggiungere un perfetto equilibrio di coppia. Quando siamo in grado di riconoscere i valori dell’altro siamo in grado di creare una comunicazione efficace e produttiva si creerà un equilibrio perfetto in sintonia ed armonia con la propria energia.
L'amore è un concetto estensibile che va dal cielo all'inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l'infinito.
La vostra visione diventerà chiara solo quando guarderete nel vostro cuore. Chi guarda all'esterno, sogna. Chi guarda all'interno, apre gli occhi. Jung
"Nel grande gioco della vita vince chi non perde il cuore". S. Littleword
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